Bielorussia, migliaia di persone in piazza. Ong: oltre 120 arresti nelle proteste

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Decine di migliaia di manifestanti sono scesi di nuovo nelle strade del Paese per protestare contro la rielezione del presidente Alexander Lukashenko. Il gruppo per i diritti umani Viasna parla di almeno 80 arresti a Minsk. Altri fermi anche a Gomel, Brest e Grodno. Intanto alcuni hacker hanno fatto trapelare dati su mille poliziotti

Decine di migliaia di persone in Bielorussia sono scese di nuovo in strada per protestare contro la rielezione del presidente Alexander Lukashenko. Nella capitale Minsk ma anche in altre città del Paese, vestiti di rosso e bianco, i colori dell'opposizione, i manifestanti hanno sfilato per le strade. A Minsk il corteo pacifico si è diretto verso il Palazzo dell'Indipendenza, residenza del presidente nel Nord-Est della capitale. Il corteo si è svolto all'indomani di quello organizzato dalle donne bielorusse contro Lukashenko, che si è concluso con numerosi fermi.

Ong: oltre 120 arresti nelle proteste

Anche i cortei odierni hanno portato a molti arresti. Il gruppo bielorusso per i diritti umani Viasna denuncia che più di 100 persone sono state arrestate in Bielorussia. L'Ong parla di almeno 80 arresti a Minsk. Almeno 47 persone, secondo la stessa organizzazione, sono state arrestate anche durante manifestazioni nelle province, in particolare a Gomel, Brest e Grodno.

epa08664926 Belarusian President Alexander Lukashenko attends a meeting with top officials of the country's security agencies in Minsk, Belarus, 12 September 2020.  EPA/NIKOLAI PETROV / BELTA POOL / POOL MANDATORY CREDIT

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Un momento del corteo a Minsk - ©Ansa

Hacker fanno trapelare dati su 1.000 poliziotti 

Intanto secondo la Bbc, alcuni hacker hanno fatto trapelare i dati personali di 1.000 membri delle forze di polizia bielorusse come rappresaglia per la repressione delle manifestazioni contro il presidente Lukashenko. "Mentre gli arresti continuano, noi continueremo a pubblicare dati su vasta scala", si legge in un comunicato diffuso dal canale di notizie dell'opposizione Nexta Live su Telegram. "Nessuno rimarrà anonimo nemmeno sotto un passamontagna", ha aggiunto. Il ministero degli Interni ha affermato che il governo identificherà e punirà i responsabili della fuga di dati, che sono stati ampiamente distribuiti ieri sui canali Telegram. "Le forze, i mezzi e le tecnologie a disposizione degli organi per gli affari interni rendono possibile identificare e perseguire la stragrande maggioranza dei colpevoli per la fuga di dati personali su Internet", ha detto Volha Chamadanava, una portavoce del ministero. L'elenco pubblicato contiene informazioni su 1.003 agenti di polizia, inclusi cognomi, nomi, date di nascita, unità in cui prestano servizio, gradi e posizioni.

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Un fermo della polizia a Minsk - ©Ansa

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