Australia, in Tasmania un gruppo di balene è rimasto spiaggiato: più di 90 morte. FOTO
Nel sud del Paese, due gruppi di cetacei si sono bloccati in una secca e rischiano di non farcela. Le autorità stanno cercando di salvarli con ogni mezzo, tra le difficoltà delle condizioni atmosferiche e del mare
Uomini, barche, ogni mezzo per cercare di salvare due gruppi di balene pilota che sono spiaggiate a Macquarie Harbour, una baia chiusa da uno stretto passaggio sulla costa occidentale della Tasmania, in Australia
Australia, più di 90 balene spiaggiate in Tasmania
Già 90 esemplari sono morti, mentre la maggior parte si trova parzialmente sott'acqua e potrebbe riuscire a sopravvivere per diversi giorni
Australia, 70 balene spiaggiate in Tasmania
Altri 180 esemplari rischiano di morire, hanno riferito le autorità australiane, anche se sono stati intensificati gli sforzi per salvarle, in un'operazione senza precedenti
Balena ferita nel mare imperiese
Si tratta di due grandi gruppi di balene pilota rimasti incastrati sulle secche di Macquarie Harbour, una baia chiusa da uno stretto passaggio sulla costa occidentale selvaggia e scarsamente popolata dell'isola della Tasmania
Australia, centinaia di balene spiaggiate in Tasmania. Il servizio di Sky TG24
Il biologo Kris Carlyon ha detto che un terzo degli animali è morto nella notte di lunedì 21 settembre e che per salvare le balene ancora in vita è una "sfida" che potrebbe richiedere diversi giorni e particolari imbarcazioni
I 'naufragi' di mammiferi marini sono relativamente comuni in questa parte dell'Australia, ma questo episodio appare particolarmente preoccupante per il gran numero di animali coinvolti
Tra le balene pilota basta che un paio di loro si avvicinino eccessivamente alle coste per cacciare perché interi branchi li seguano senza curarsi del pericolo di rimanere incastrati
Nick Deka, responsabile del controllo degli incidenti del Dipartimento dell'industria primaria, dei parchi, dell'acqua e dell'ambiente della Tasmania, ha spiegato che il team sta reclutando acquacoltori locali per le operazioni di soccorso
Sul posto sono accorse una sessantina di persone, tra cui i dipendenti delle vicine aziende di acquacoltura. Le operazioni di soccorso sono rese più difficili dal freddo, dall'umidità e da maree irregolari della zona
"Le persone sono state abbastanza generose da fornire alcune barche e attrezzature - ha raccontato Nick Deka -. Quindi ne approfitteremo e lavoreremo con loro"
L'operazione potrebbe durare per diversi giorni, con la speranza che le condizioni atmosferiche e del mare non peggiorino