Emergono nuovi elementi nelle indagini sull’avvelenamento del dissidente russo mentre il Parlamento europeo vota una risoluzione di condanna e dà il via a un’indagine internazionale sull’attentato
E’ stata una bottiglietta d’acqua offerta dall’albergo che lo ospitava a Tomsk ad avvelenare Alexei Navalny. Lo ha reso noto il team dell'attivista sul suo profilo Instagram annunciando l’imminente diffusione di nuovi dati riguardo al ritrovamento di tracce di Novichok. Prima di questa rivelazione, si pensava che il principale oppositore di Putin fosse stato avvelenato da una tazza di tè bevuta in uno dei bar dell’aeroporto prima di imbarcarsi sul volo sul quale poi ha avuto il malore.
La risoluzione del Parlamento europeo
Intanto il Parlamento europeo ha approvato con 532 voti a favore, 84 contrari e 72 astensioni una risoluzione che "condanna fermamente l'attentato a Alexei Navalny", che "fa parte di un'operazione sistematica volta a mettere a tacere le voci dissidenti in Russia e ad influenzare le elezioni locali e regionali”. Secondo il Parlamento europeo, "il caso Navalny è solo un anello della politica più ampia della Russia, che include una politica interna oppressiva e un'azione aggressiva nel mondo". A questa risoluzione la Lega ha votato no mentre il M5S ed il Pd si sono spaccati: i dem hanno votato a favore insieme a Forza Italia, mentre gli eurodeputati pentastellati si sono astenuti insieme a Fratelli d'Italia. Il Parlamento europeo ha chiesto l'avvio immediato di un'indagine internazionale sul caso e alla Russia di cooperare e invita gli Stati membri a prendere una posizione chiara, in particolare mettendo rapidamente in atto misure restrittive ambiziose contro la Russia e rafforzando quelle già esistenti.