
Giappone, si chiude l'era di Shinzo Abe: il premier lascia per motivi di salute. FOTOSTORY
Primo ministro giapponese più longevo dell'era moderna, il 28 agosto 2020 si è dimesso dal proprio incarico. Ecco la sua carriera politica dal primo mandato a oggi, e i possibili successori alla guida del Paese. FOTOSTORIA

Nato a Nagato il 21 settembre del 1954, Shinzo Abe si è dimesso da presidente del Giappone per motivi di salute. Proprio lo scorso 24 agosto, è diventato il premier nipponico più longevo di sempre, superando il record di Eisaku Sato (un suo prozio), pari a 2.798 giorni senza interruzioni. Il record di Abe è frutto dell'unione del primo breve mandato, tra il 2006 e il 2007, e il successivo periodo al governo, a partire dal 2012 ad oggi
Giappone, il premier Shinzo Abe lascia la carica: "Mi dimetto per problemi di salute"
La politica per l'ormai ex primo ministro del Giappone è una questione di famiglia. Il nonno (nella foto) è stato premier, così come il fratello del nonno. Il padre ha invece ricoperto la carica di ministro degli Esteri

Laureato in Scienze politiche, viene eletto nel primo collegio della prefettura di Yamaguchi nel 1993, in seguito alla morte del padre avvenuta due anni prima. Dal 1999 diventerà direttore della divisione per gli affari sociali (nella foto, Abe è il secondo seduto da sinistra)

Dal 2000 al 2003 è vicesegretario del governo durante i mandati di Mori e Koizumi con il partito Liberal democratico

Nel 1987 ha sposato Akie Matsuzaki, sua moglie

La coppia non ha mai avuto figli. L'ex premier giapponese ha anche un fratello maggiore, Hironobu

Con la nomina a primo ministro nel 2006 all'età di 52 anni, Abe diventa il più giovane premier nella storia del Giappone da Fumimaro Konoe, eletto nel 1941

Abe si dimette la prima volta il 12 settembre del 2007, in seguito alla sconfitta del suo partito alle elezioni della Camera alta. In occasione del suo primo mandato compaiono anche i problemi di salute

Poi verrà rieletto per un secondo mandato nel 2012, mantenendo la carica per due anni

Durante il secondo mandato, la stampa comincia a parlare di "Abenomics", ovvero una serie di riforme portate avanti dal primo ministro e finalizzate a rivitalizzare l'economia del Giappone

Questa strategia si basa su tre pilastri fondamentali: politica monetaria, fiscale e strategia di crescita, attraverso un deprezzamento dello Yen, incentivi all'export e un aumento dell'inflazione e della spesa pubblica. Abe verrà rieletto per un terzo mandato nel 2014 e per il quarto nel 2017

L'emergenza Coronavirus e la pandemia globale hanno costretto Abe a rinviare di un anno, al 2021, le Olimpiadi di Tokyo da lui fortemente volute e in programma inizialmente per il 2020

Il 9 agosto del 2020 Shinzo Abe ha partecipato alla cerimonia di commemorazione in occasione del 75esimo anniversario della bomba atomica su Nagasaki nella Seconda Guerra Mondiale

Il 28 agosto 2020, in conferenza stampa, Abe ha annunciato le sue dimissioni da premier: "Il mio attuale stato di salute, a seguito dei recenti controlli non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte"

Nella lista dei possibili successori ci sono il 63enne Shigeru Ishiba, già ministro della Difesa e precedente sfidante di Abe alla guida del partito liberal-democratico; l'attuale ministro della Difesa Taro Kono, che ha ricoperto anche il ruolo di ministro degli Esteri nel precedente consiglio dei ministri; l'attuale capo della commissione di vigilanza del partito conservatore, Fumio Kishida; il 71enne capo di Gabinetto Yoshihide Suga; il ministro delle Finanze Taro Aso, che ha già servito come capo del governo per un breve periodo alla fine del 2008
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