Usa 2020, Pence spinge Trump e attacca Biden: "Cavallo di Troia della sinistra radicale"

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Durante l’intervento alla convention repubblicana dallo storico Fort McHenry, il vicepresidente invoca altri 4 anni del tycoon alla Casa Bianca e, nelle ore delle proteste per il caso Blake a Kenosha, rilancia la linea del ‘law and order’: “Le violenze devono finire e non toglieremo mai i fondi alla polizia”

Invoca altri quattro anni di Donald Trump alla Casa Bianca e definisce il candidato Dem alle presidenziali Joe Biden “cavallo di Troia della sinistra radicale”. Così il vicepresidente americano Mike Pence, intervenendo alla convention repubblicana dallo storico Fort McHenry (USA 2020, TUTTE LE NEWS). ”Non sarete mai sicuri con uno come Biden”, attacca Pence, che senza mai nominare l'afroamericano Jacob Blake ferito dalla polizia a Kenosha, rilancia il monito del presidente Trump per ristabilire l'ordine nello stato del Wisconsin scosso dalle proteste antirazziste.

Pence e il 'law and order': "Le violenze devono finire"

Pence, nell’accettare nuovamente la nomination a candidato vicepresidente, si conferma strenuo e fedele difensore della linea di Trump, quella dell'America First e del 'law and order'. "Le violenze devono finire", afferma, e "noi non toglieremo mai i fondi alla polizia". Negli stessi istanti Joe Biden su Twitter loda invece i giocatori dell'Nba che si sono rifiutati di giocare in segno di solidarietà con le proteste antirazziste. Poco prima lo aveva fatto Barack Obama.

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La folla di sostenitori senza mascherina

Alla fine dell’intervento, Trump raggiunge Pence sul palco prima dell'esecuzione dell'inno nazionale. Insieme a loro la first lady Melania Trump e la second lady Karen Pence che poco prima aveva reso omaggio ai militari eroi e alle loro mogli. Tutto attorno una folla di sostenitori senza mascherina e senza alcun rispetto del distanziamento sociale. Eppure Pence nel suo intervento aveva appena affermato che "la salute degli americani resta al primo posto" delle priorità dell'amministrazione Trump.

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Governatrice South Dakota: “Princìpi America sotto attacco”

Ad aprire la serata era stata la governatrice del South Dakota Kristi Noem, grande sostenitrice di Trump. "I princìpi fondanti dell'America sono sotto attacco", ha detto. "Ci sono voluti 244 anni per costruire il nostro grande Paese - ha aggiunto - ma ora rischiamo di perdere in poco tempo tutto se prenderemo la strada indicata dai democratici e dai loro sostenitori piu' radicali".

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Lara Trump: “Voto per scegliere tra America vera e socialismo”

Un ritornello, questo, che finora ha caratterizzato tutte le serate della convention: "Questo è un voto per scegliere tra la vera America e il socialismo", ha ripetuto anche Lara Trump, moglie del terzogenito del presidente Eric Trump. Ora c’è grande attesa, nella quarta e ultima serata, per il discorso di accettazione della nomination di Donald Trump ma anche per quello della sua probabile erede, la figlia Ivanka.

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