Coronavirus, negli Usa escalation di crimini violenti da New York a Chicago

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Negli Stati Uniti numeri da record, anche a causa dell'emergenza sanitaria. Nei mesi del lockdwon è aumentato l'acquisto delle armi (+64%),  ma si sono accentuate anche le disuguaglianze già esistenti. Una situazione critica, che ha spinto ad intervenire anche Trump: "Questo bagno di sangue deve finire. Invieremo agenti federali a Chicago e Albuquerque"

Davell Gardner è morto a 1 anno, a Brooklyn, colpito da un proiettile vagante durante una sparatoria, mentre era nel passeggino. Il suo è solo uno dei molti casi che rientrano nell’escalation di crimini violenti negli Usa e che stanno registrando numeri senza precedenti, dalla Grande Mela fino a Chicago. Una situazione critica, che ha spinto ad intervenire anche il presidente Donald Trump: "Questo bagno di sangue deve finire. Invieremo agenti federali a Chicago e Albuquerque", oltre a Kansas City, dove sono già stati dispiegati, ha annunciato il tycoon il 22 luglio (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE)

Numeri di crimini violenti da record

I numeri dei crimini violenti negli Stati Uniti, intanto, continuano a salire. Il fine settimana del 12 luglio, cioè quello in cui è morto il piccolo Davell Gardner, nella sola New York sono decedute altre 53 persone: è un record che non si vedeva da anni. Nella Grande Mela le sparatorie nei primi 6 mesi del 2020 sono aumentate del 53% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ad Atlanta l’aumento è del 23% e a Chicago del 46%. Molte delle vittime, spesso accidentali, sono minori.

Il caso di Chicago

Proprio Chicago è stata teatro di un'imboscata durante un funerale per la vittima di una sparatoria: 14 persone sono rimaste ferite dai proiettili sparati da una macchina in corsa. "Ci sono troppe pistole nelle nostre strade e sono nelle mani di persone che non dovrebbero possederle",  ha detto il sindaco di Chicago, Lori Lighfoot. Al 2 luglio nella città almeno 336 persone sono state uccise con colpi di arma da fuoco.

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I fattori legati al Coronavirus

Diversi i fattori che hanno portato all’escalation. Su tutti quello dell’epidemia da Coronavirus che ha portato a una crescita del 64% dell’acquisto di armi nei mesi del lockdown. Secondo il capo della polizia di Chicago, però, occorre tenere anche presente che il Covid-19 ha fatto aumentare i problemi legati alle diseguaglianze, alla povertà e alla disoccupazione che già esistevano, soprattuto nei quartieri difficili e con grande presenza afroamericana. Inoltre, a causa dell’emergenza sanitaria, in molte città chi aveva commesso crimini minori è stato fatto uscire dalle prigioni. Questo, soprattutto dopo l’omicidio di George Floyd  (CHI ERA - LO SPECIALE - IL MOVIMENTO BLACK LIVES MATTER), ha coinciso con un amumento della pressione sulle forze dell’ordine e con un conseguente minore interventismo dei poliziotti e tagli ai loro finanziamenti.

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