
Coronavirus, Bolsonaro e polemiche: dagli appelli contro il lockdown al test positivo
Il presidente brasiliano ha spesso minimizzato la portata della pandemia, criticando le restrizioni anti-contagio, lanciandosi in dichiarazioni scomposte e violando spesso le regole sul distanziamento interpersonale. In questi mesi di emergenza è andato inoltre allo scontro con due ministri della Salute, che si sono poi dimessi

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è risultato positivo al coronavirus. Ad annunciarlo, martedì 7 luglio, è stato lo stesso capo di Stato sudamericano in diretta televisiva. Bolsonaro è da mesi al centro delle polemiche a causa delle sue dichiarazioni spesso tese a minimizzare la pandemia. Il presidente ha avuto anche frizioni con due ministri della Salute del suo Paese che hanno rassegnato le dimissioni
Bolsonaro positivo al coronavirus
Il 10 marzo, Bolsonaro, parlando del crollo globale dei mercati, sostiene che ciò è il risultato della reazione all'epidemia di coronavirus: "Secondo me, il potere distruttivo di questo virus è sovradimensionato, quindi forse viene potenziato anche per motivi economici", dice il presidente brasiliano davanti a una platea di sostenitori della comunità brasiliana a Miami
Coronavirus, Bolsonaro parlava di “influenzetta” e diceva: “Tutti dobbiamo morire”. VIDEO
Quello effettuato a luglio, che ha dato esito positivo, non è il primo test al quale Bolsonaro si è sottoposto. Il 13 marzo il presidente brasiliano ha annunciato sul suo profilo Facebook di essere risultato negativo al test per il coronavirus, effettuato dopo che un suo collaboratore era risultato positivo, pubblicando a commento una foto in cui appare sorridente mentre fa il gesto dell'ombrello
A marzo 2020 Bolsonaro smentisce di essere positivo con un gestaccio su Facebook
Il 16 marzo, Bolsonaro torna alla carica, sostenendo che esiste una "nevrosi" e un "isterismo" riguardo al Covid-19, e respingendo la decisione della Federcalcio locale di sospendere ogni attività agonistica. "E' necessario prendere le misure sanitarie pertinenti (per combattere il coronavirus) ma non possiamo cadere in questa nevrosi, come se fosse la fine del mondo", dichiara il presidente brasiliano
Coronavirus, la diffusione globale in una mappa animata
Il 18 marzo, Bolsonaro si lancia in una delle sue dichiarazioni che fanno discutere. "L'Italia è un Paese pieno di vecchietti, in ogni palazzo ce ne sono almeno una coppia, come a Copacabana, per questo motivo ci sono tanti morti...", dice il presidente, mentre il nostro Paese, in quei giorni, viene travolto dalla pandemia

Il 30 marzo, Bolsonaro fa una passeggiata a Brasilia, percorrendo vari punti della capitale, dove incontra decine di persone con le quali scatta selfie e scambia saluti, in palese violazione delle norme di isolamento sociale ribadite il giorno prima dal suo ministro della Sanità, Luiz Henrique Mandetta

A inizio aprile, Bolsonaro cambia decisamente i toni sull'emergenza coronavirus. In un breve discorso trasmesso a reti unificate, il presidente brasiliano definisce la pandemia "la più grande sfida per la nostra generazione" e ammette che per affrontarla sono necessari "unione e collaborazione" da parte dei poteri dello Stato, per "salvare vite, senza perdere posti di lavoro”
Bolsonaro sul coronavirus: "La sfida più grande"
L'atteggiamento di sottovalutazione dell'epidemia, però, resta prevalente nei comportamenti di Bolsonaro. Il presidente si scontra anche col ministro della Sanità brasiliano, Luiz Henrique Mandetta (nella foto con Bolsonaro), che il 16 aprile rassegna le dimissioni. Il sostituto scelto dal capo dello Stato è l'oncologo Nelson Teich
Le dimissioni di Mandetta
L'1 maggio, in occasione della festa dei lavoratori, Bolsonaro si scaglia ancora contro le restrizioni anti-contagio: "Vorrei che tutti tornassero a lavorare, ma chi decide non sono io ma sono i governatori ed i sindaci. Quindi buona giornata a tutti. Il Brasile è un Paese meraviglioso e sono sicuro che a breve torneremo alla normalita', grazie a Dio"

Il 15 maggio si dimette anche Nelson Teich (nella foto), il ministro della Salute subentrato a Mandetta. Pure Teich era andato in contrasto con Bolsonaro sul modo di affrontare la pandemia da coronavirus

Il 3 giugno un'altra dichiarazione scomposta di Bolsonaro fa il giro del mondo, mentre il Brasile continua a essere in piena emergenza coronavirus. "Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti", dice il presidente, conversando con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale di Brasilia

Anche l'Oms è finita, a più riprese, nel mirino del capo dello Stato sudamericano. Il 10 giugno Bolsonaro è tornato ad attaccare l'Organizzazione mondiale della sanità, accusandola di realizzare un piano per "far fallire" l'economia del Brasile raccomandando il lockdown come forma di prevenzione contro la diffusione del coronavirus

A inizio luglio, Bolsonaro avverte stanchezza, indisposizione e febbre a 38 gradi. Per questo decide di sottoporsi nuovamente al test

Il 7 luglio, è lo stesso Bolsonaro ad annunciare in diretta tv di essere risultato positivo al coronavirus. "Confesso che pensavo di averlo contratto alcuni mesi fa", ma "non mi aspettavo che mi succedesse", dice il presidente brasiliano, ribadendo, riferendosi ai danni economici, che gli "effetti collaterali" della lotta contro il virus non possono essere "peggiori" della malattia stessa

Nel fine settimana del 4 luglio, il presidente Bolsonaro ha visitato lo Stato di Santa Catarina e quando è tornato a Brasilia, ha incontrato l'ambasciatore degli Stati Uniti, Todd Chapman, per celebrare l'Independence Day, insieme al cancelliere brasiliano, Ernesto Araujo. Tutti hanno posato abbracciati l'uno all'altro, a beneficio dei fotografi, senza mascherine, come mostra anche una foto pubblicata da diversi media brasiliani, tra cui A Folha de Sao Paulo