Si intitola "The Art of Her Deal" ed è stato scritto dalla reporter del Washington Post e premio Pulitzer Mary Jordan. Tra le pagine molti aneddoti e curiosità; si racconta dell'accordo prematrimoniale con il futuro presidente Usa e delle richieste dell'inquilina della Casa Bianca al marito
Una Melania Trump ben diversa da quello che appare. Per niente timida e riservata, ma ambiziosa e arrivista, una sfinge che nasconde tutti i suoi sentimenti dentro i contorni del viso da eterna modella. Negli Usa sta facendo molto discutere il libro "The Art of Her Deal”, scritto dalla reporter del Washington Post e premio Pulitzer Mary Jordan. È il il ritratto della first lady, la donna che i servizi di Intelligence del presidente chiamano "La Musa", la silenziosa ispiratrice di Donald Trump, conosciuto a un ricevimento a Manhattan nel '98 e sposato sette anni dopo (TUTTE LE APPARIZIONI DEL TYCOON AL CINEMA E IN TV).
Gli accordi matrimoniali
Il matrimonio è il primo passaggio chiave per capire Melania, nata in Slovenia, per anni modella a Milano, Parigi e New York. Gli avvocati delle due parti lavorarono per un mese alla stesura del “contratto matrimoniale", fissando ogni passaggio della vita pubblica e privata. Le clausole sono top secret, ma alla vigilia della discesa in campo di Trump nel 2016 per le presidenziali, Melania ha voluto rinegoziare ogni dettaglio e questo meticoloso lavoro legale è stato tra le cause che hanno poi ritardato il suo ingresso alla Casa Bianca, avvenuto sei mesi dopo il marito. Anche se c'era l'intenzione di far finire al loro figlio, Barron, l'anno scolastico a New York, Melania avrebbe chiesto e ottenuto dal marito il riconoscimento del figlio come erede al pari dei figli di Trump nati dal precedente matrimonio.
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Il mistero dei ritocchini
Il libro rivela molto dettagli sulla coppia presidenziale, Melania e Donald, lei 50 anni, lui 74: rare le volte in cui si tengono mano per mano nelle cerimonie ufficiali, i baci formali limitati alle guance, lui che le chiede di sorridere ai fotografi e Melania che risponde con una smorfia appena accennata. Dormono in camere separate, lui affascinato dai colori scuri, lei da quelli pastello. Tra i misteri della "Sfinge" nata il 26 aprile del '70, da padre meccanico e madre sarta, c'e' anche l'eterna domanda che insegue ogni celebrità: si è sottoposta a chirurgia estetica? Testimoni raccontano nel libro di averla vista tornare, nel '97, da un viaggio in Europa "botulinizzata".
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Una first lady determinata
Chi la conosce bene la descrive come una donna molto determinata, con grande disciplina, che voleva fare la modella da giovanissima: sin da ragazza, quando non beveva alcolici, amava frutta (sette porzioni al giorno) e faceva lunghe camminate con pesi agganciati alle caviglie per tonificare i muscoli dei polpacci. Melania è molto ascoltata dal presidente. "Ha un affascinante istinto politico", dice di lei il commentatore politico Corey Lewandosky. "Non c'è niente di stupido in Melania", aggiunge l'ex consigliere di Trump, Roger Stone. "Fa sempre in modo che il presidente sappia cosa lei pensa di un certo tema", confessa Sean Spicer, ex portavoce della Casa Bianca.
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Il ruolo di Melania nella vita politica
Sarebbe stata lei a convincere il marito a candidarsi alla presidenza, lei a consigliargli Mike Pence come vice e sempre Melania a fargli lasciare la linea della "tolleranza zero" che aveva portato alla separazione dai genitori migliaia di bambini al confine con il Messico. Ma la First Lady non è sempre stata la moderata di famiglia: lei avrebbe spinto per attaccare Barack Obama, e sempre lei avrebbe messo in dubbio l'integrità delle donne che accusavano il marito di molestie sessuali. È una donna confinata in un volontario auto-esilio, che dedica molto tempo al figlio e ai suoi genitori. Dalle biografie ufficiali risulta parlare 5 lingue in maniera fluente, ma probabilmente parla solo inglese e sloveno.