George Floyd, poliziotto accusato di omicidio volontario. Arrestati gli altri 3 agenti

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Il procuratore generale di Minneapolis ha riqualificato le accuse e ordinato l'arresto degli altri agenti coinvolti nel fermo che ha portato alla morte del 46enne afroamericano. Intanto continuano le proteste negli Usa: i manifestanti sono rimasti nelle strade anche dopo il tramonto. In migliaia a Washington, anche davanti alla Casa Bianca, e a New York

L'agente Derek Chauvin è accusato ora di omicidio volontario non premeditato per la morte di George Floyd. Il procuratore generale di Minneapolis ha infatti riqualificato le accuse nei confronti del poliziotto che precedentemente doveva rispondere di omicidio colposo. Adesso rischia sino ad un massimo di 40 anni di carcere, secondo il capo di imputazione depositato in tribunale. Il procuratore di Minneapolis ha anche ordinato l'arresto per gli altri tre agenti coinvolti nella morte del 46enne afroamericano, accusandoli di complicità e ha chiesto che la cauzione per tutti e quattro i poliziotti accusati dell'omicidio sia fissata in un milione di dollari.  "Un passo importante verso la giustizia": così la famiglia della vittima ha commentato gli sviluppi dell'inchiesta. Intanto negli Usa continuano le proteste per la morte di Floyd.

Le proteste e l'uccisione di un poliziotto in pensione

I manifestanti hanno sfidato il coprifuoco a New York, Washington e in diverse città americane e a St. Louis, nella notte tra l'1 e il 2 giugno, è stato ucciso un capitano in pensione della polizia: l'uomo è stato trovato morto sul marciapiede di fronte al Lee's Pawn & Jewelry, un banco dei pegni dove era scattato l'allarme perché alcune persone lo stavano saccheggiando. La first lady Melania Trump ha lanciato un appello a seguire le disposizioni: "Incoraggio tutti i cittadini a obbedire al coprifuoco, a lasciare le strade e trascorrere il tempo con i propri cari. Tutte le città, le comunità e i cittadini meritano di essere al sicuro e questo può essere fatto solo se puntiamo insieme a riconciliarci e alla pace".

Parla la madre della figlia di Floyd: "Voglio giustizia"

"Voglio giustizia per George. Voglio giustizia per George perché era buono", ha affermato Roxie Washington, la madre della figlia di George Floyd, nella sua prima conferenza stampa. Accompagnata dalla bimba di sei anni, Gianna, Washington ha affermato: "Lo hanno strappato a lei. Alla fine loro tornano a casa dalle loro famiglie. Gianna non ha un padre. George non la vedrà mai crescere, laurearsi e non l'accompagnerà mai all'altare”. 

A Washington manifestanti in piazza pacificamente dopo il coprifuoco

A Washington migliaia di manifestanti sono rimasti per le strade a protestare pacificamente, dal Capitol Hill al Lincoln Memorial e, anche vicino alla Casa Bianca blindata. Fra i manifestanti davanti alla Casa Bianca anche Elizabeth Warren, la senatrice ex candidata alle Primarie democratiche. Il Pentagono ha spostato 1.600 truppe nell'area di Washington per un eventuale sostegno alle attività delle autorità locali alle prese con le proteste, ha spiegato il portavoce del Dipartimento della Difesa, Jonathan Rath.

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Proteste per George Floyd a Washington
Le proteste per George Floyd a Washington - ©Getty

A New York protesta davanti alla casa di Bill de Blasio

I manifestanti hanno sfidato il coprifuoco anche a New York, dove il coprifuoco scatta dalle 20 fino alle 5 del mattino. Una protesta è andata in scena davanti a Gracie Mansion, la residenza ufficiale del sindaco Bill de Blasio, nell'Upper East Side fra l'86ma strada e East Avenue Avenue. Altre manifestazioni si sono tenute in città: centinaia di persone si sono ritrovate davanti Al Trump International a Columbus Circle.

Proteste per George Floyd a New York
Le proteste per George Floyd a New York - ©Getty

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