Il premier inglese, in un'intervista al The Sun, ha raccontato il ricovero in terapia intensiva dopo aver contratto il virus e ha svelato: "C'erano dei piani di emergenza in atto. I medici avevano tutti i tipi di accordi su cosa fare se le cose fossero andate male"
"Mi hanno dato una maschera per il viso e ho ricevuto litri e litri di ossigeno. È stato un momento difficile, non lo nego". Così il premier britannico Boris Johnson, scampato al coronavirus che l'ha costretto al ricovero in terapia intensiva, ha ripercorso in un'intervista al The Sun i momenti più complicati della sua malattia: "Ero consapevole che c'erano piani di emergenza in atto. I medici avevano tutti i tipi di accordi su cosa fare se le cose fossero andate male". Johnson e la compagna Carrie Symonds hanno dato al primo figlio come terzo nome Nicholas come i due medici che hanno curato il premier (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA ANIMATA - È NATO IL FIGLIO DI BORIS JOHNSON).
"Mi sono sentito frustrato"
Johnson ha raccontato che la piena consapevolezza della sua situazione è arrivata quando è stato collegato ai monitor e trasferito in terapia intensiva (I CONTAGI NEL MONDO - LE TAPPE). "Era difficile credere che in pochi giorni la mia salute si fosse deteriorata a tal punto. Ricordo di essermi sentito frustrato - ha detto - Non riuscivo a capire perché non stavo migliorando. Ma il momento brutto è arrivato quando le probabilità erano 50-50 se mettermi un tubo nella trachea". Dopo essere guarito, invece, il premier inglese ammette di essere "guidato da un desiderio travolgente di rimettere in piedi il nostro Paese, di nuovo in salute, e sono molto fiducioso che ci arriveremo".
La nascita del figlio e la scelta del nome
Il 29 aprile è nato il primo figlio di Boris Johnson e il premier, insieme alla compagna Carrie Symond, ha deciso di chiamarlo Wilfred Lawrie Nicholas Johnson. Da quanto riferisce la Bbc, in particolare il terzo nome, Nicholas, è stato scelto come un tributo ai medici - Nick Price e Nick Hart - che hanno curato il primo ministro britannico quando era ricoverato con il coronavirus. Carrie Symond ha spiegato che "il dottor Nick Price e il dottor Nick Hart sono i due medici che hanno salvato la vita di Boris". La nascita del bambino è arrivata poche settimane dopo che Johnson è stato dimesso dall'ospedale, lo scorso 9 aprile.