Dal 29 aprile, nel conteggio dei decessi, il Regno Unito ha inserito anche il bilancio delle case di riposo facendo salire a quota 26.097 il numero delle persone che non sono sopravvissute al Covid-19
Sale il bilancio delle vittime del coronavirus nel Regno Unito che raggiunge quota 26.097 morti, diventando il terzo Paese al mondo in cifra assoluta per vittime da Covid-19 dopo Usa e Italia (GLI AGGIORNAMENTI). L'impennata del numero di decessi è stata registrata con l'inserimento nel conteggio, dal 29 aprile, anche delle vittime nella case di riposo oltre che negli ospedali. La notizia è stata data dal sistema sanitario nazionale nell'aggiornamento quotidiano condotto con una raccolta di dati più estesa, allargata appunto agli ospizi e ad altri ricoveri pubblici e il bilancio è stato confermato, nella conferenza stampa di giornata a Downing Street sull'emergenza, dal ministro degli Esteri e numero 2 del governo di Boris Johnson, Dominic Raab (LO SPECIALE - LA MAPPA ANIMATA - LOCKDOWN E RIAPERTURE IN EUROPA E NEL MONDO - LA NOTA DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO).
3.811 morti nelle ultime settimane
La nuova stima include 3.811 vittime delle scorse settimane e finora non censite, il 70% delle quali concentrate in centinaia di case di riposo e altri ricoveri dell'Inghilterra, mentre il resto sono vecchi casi non diagnosticati negli ospedali, ha precisato il Public Health England (Phe). A questi si aggiungono 785 decessi avvenuti nelle ultime 24 ore in tutto il Regno Unito, tra ospedali, dove il totale giornaliero è calato a circa 500, ospizi e istituti vari. I contagi salgono verso quota 165.000, ma con una curva d'incremento quotidiano appiattita attorno a 4.000. "Ogni morto è una tragedia", ha riconosciuto Yvonne Doyle, direttore sanitario del Phe, notando tuttavia quanto sia "vitale" aggiornare il bilancio della pandemia nel Paese e ribadendo che l'impatto dell'emergenza non consente ancora di alleggerire il lockdown (JOHNSON: "SECONDO PICCO SAREBBE UN DISASTRO" - STREET ART A MAGLIA PER I MEDICI DELL'NHS - I CASI NEL MONDO - LE TAPPE DEI CONTAGI).
In arrivo app anti-contagio
In due o tre settimane, nel Regno Unito, dovrebbe essere "tecnicamente pronta" l'applicazione per smartphone da utilizzare come misura anti-contagio contro l'epidemia da coronavirus. Lo ha assicurato Matthew Gould, responsabile dell'Nhs, il servizio sanitario britannico, nel corso di una audizione alla Camera dei Comuni. La versione "Made in Uk" dell'app, come spiega il sito della Bbc, lancia un'allerta agli utenti nel caso in cui si trovino nelle vicinanze di individui che sono segnalati come positivi al coronavirus. Questo riguarda i contatti diretti tra persone ma c'è anche l'opzione che permette di segnalare i contatti indiretti, passando l'informazione su qualcuno affetto da Covid-19 a utenti più lontani. Nel suo intervento Gould ha sottolineato che il programma per telefonini è solo una delle misure per poter uscire dalla fase di "lockdown".
Boris Johnson prenderà congedo di paternità più avanti
Dopo la nascita del primo figlio con la futura terza moglie Carrie Symonds, Boris Johnson avrebbe in programma di prendere "un breve congedo" di paternità ma, a causa dell'emergenza Coronavirus, potrebbe non farlo subito. Un portavoce di Downing Street ha percisato di aspettarsi che il premier inglese "lo faccia più avanti durante l'anno" aggiungendo che il 30 aprile Johnson presiederà il Consiglio dei ministri del giovedì, il suo esordio dal rientro al lavoro dopo il contagio da Covid-19, e in settimana farà il punto sulle strategie future pur senza annunciare ancora, prevedibilmente, i tempi di un allentamento del lockdown.