Quasi il 50% delle persone morte per Covid-19 in Europa erano residenti di case di cura. "Il quadro su queste strutture è profondamente preoccupante", ha sottolineato il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge, per poi aggiungere: “Ripensare modo in cui operano”
Quasi metà delle persone morte per coronavirus in Europa erano residenti di case di cura (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Lo ha detto il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa. "Il quadro su queste strutture è profondamente preoccupante", ha sottolineato. "Secondo le stime che arrivano dai Paesi europei la metà delle persone che sono morte di Covid-19 erano residenti in case di cura. È una tragedia inimmaginabile", ha aggiunto il direttore dell'Oms Europa. "C'è un urgente ed immediato bisogno di ripensare il modo in cui operano le case di cura oggi e nei mesi a venire", ha ribadito, sottolineando che "le persone compassionevoli e dedicate che lavorano in quelle strutture - spesso sovraccaricate di lavoro, sotto pagate e prive di protezione adeguata - sono gli eroi di questa pandemia” (LA SITUAZIONE IN ITALIA: LE GRAFICHE - LE IPOTESI SULLA FASE 2 - SKY TG24 IN UNA RSA DI ROMA).
Cina dona altri 30 mln dollari all'Oms
La Cina ha intanto annunciato la donazione di altri 30 milioni di dollari all'Oms negli sforzi di sostegno alla cooperazione internazionale nella lotta al Covid-19. La mossa, annunciata dal portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, segue la prima donazione fatta sempre da Pechino in precedenza del valore di 20 milioni di dollari e il blocco dei fondi Usa all'agenzia dell'Onu deciso da Donald Trump, che ha lamentato un ruolo troppo filo-cinese dell'Oms e un lavoro non impeccabile nella prevenzione della pandemia (AIUTI PER LA PANDEMIA: ULTIMA CHIAMATA PER L'EUROPA).