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Coronavirus, Trump taglia fondi Oms. La replica: "Salvare vite nostra sola preoccupazione"

Mondo

Il presidente Usa sospende i finanziamenti americani all'Organizzazione mondiale della sanità: "Diffusione insabbiata, ha fallito nell'ottenere tempestive informazioni e i suoi ritardi sono costati vite umane". La speaker Pelosi: "Reazione incompetente"

Donald Trump sospende i finanziamenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità rea secondo il presidente americano di aver "gestito male e insabbiato" la diffusione del Coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA DIFFUSIONE GLOBALE DEL CONTAGIO). Per il tycoon, l'Oms, agenzia speciale dell'Onu, "ha fallito nell'ottenere tempestive informazioni sul coronavirus e i suoi ritardi sono costati vite umane. La pandemia poteva essere contenuta". L'Oms ha replicato attraverso le parole del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Non c'è tempo da perdere, l'unica preoccupazione dell'Oms è di salvare vite" e "fermare la pandemia". Sul fronte interno, immediata la reazione dei Democratici: Trump "scarica i suoi fallimenti". Dura la speaker Nancy Pelosi che definisce Trump "un disastro". Negli Usa, intanto, sono oltre 600mila i casi di contagio accertati dall'inizio dell'emergenza e 2.228 i morti per coronavirus nelle ultime 24 ore (oltre 26mila in totale) secondo i dati della John Hopkins University (LE INFORMAZIONI DELLA FARNESINA SULL'EMERGENZA NEGLI USA).

Trump: "Evitabili tanti morti e danni economici"

Non è comunque chiaro quando i pagamenti americani all'Oms saranno sospesi o quanta autorità Trump abbia esattamente per sospenderli, visto che sono autorizzati dal Congresso. Trump ha puntato il dito contro l'agenzia dell'Onu durante il briefing della task force contro il Coronavirus dalla Casa Bianca: "L'epidemia poteva essere contenuta alla sua origine con pochi morti. Si sarebbero salvate migliaia di vite e si sarebbero evitati danni economici", attacca il presidente Usa riferendosi agli errori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, definita filo cinese tanto da accettare passivamente i dati forniti da Pechino. "Una delle decisioni più pericolose e costose dell'Oms è stata la sua opposizione alle restrizioni ai viaggi dalla Cina e da altri Paesi", ha aggiunto il tycoon.

Le reazioni internazionali

Diverse le reazioni critiche nei confronti della decisione di Trump nel panorama internazionale. La Cina invita gli Stati Uniti "ad adempiere ai loro doveri" verso l'Oms. Per Pechino "gli Usa mineranno la capacità d'azione dell'Oms e la cooperazione globale nella lotta al Covid-19". L'Unione africana definisce "profondamente deplorevole" la misura di Trump. Anche il governo britannico prende le distanze: "La nostra posizione è che il Regno Unito non intende tagliare i fondi all'Oms, la quale ha un ruolo guida importante da svolgere nella risposta globale" alla pandemia, ha detto un portavoce di Downing Street. La Francia esprime "rammarico" per quanto deciso da Trump. "Non è il momento di ridurre le risorse", ha detto invece il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Critica anche Mosca: "Washington mostra egoismo".

I democratici e l'Onu

Immediata la reazione dei democratici, che criticano il presidente per voler scaricare i suoi fallimenti sull'Oms. "Nel mezzo di una pandemia globale Trump vuole fermare i finanziamenti all'organizzazione incaricata di combattere le pandemie", attacca il Democratic National Committee. La decisione di Trump, nell'aria da giorni, arriva mentre proprio lo stesso presidente è sommerso dalla critiche per la sua gestione dell'emergenza e soprattutto per i suoi ritardi. Per Nancy Pelosi, Trump "mette a rischio le vite degli americani. E' debole, un leader scarso che non si assume responsabilità. Un debole che scarica le colpe". Anche l'Onu, attraverso Guterres ha risposto a Trump: "Ora è il momento dell'unità e perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti".

Russia: "Usa mostrano egoismo"

"La decisione degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità è un segno dell'approccio egoistico di Washington nella lotta contro il Coronavirus". Queste le parole alla Tass del vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. "Consideriamo molto allarmante la dichiarazione di Washington di ieri sulla sospensione dei finanziamenti all'Oms", ha detto. "Questo è il segno di un approccio egoista delle autorità statunitensi a ciò che sta accadendo nel mondo nel pieno della pandemia".

Il piano per la riapertura degli States

Dal Rose Garden, Trump ha inoltre ribadito la sua intenzione di riaprire al più presto gli Stati Uniti: i piani sono in via finalizzazione e alcuni Stati potrebbero ripartire già prima del Primo Maggio. Il presidente poi rimodula sul suo potere assoluto di decisione e rimanda ai governatori dei singoli Stati le scelte su quando riaprire a seconda delle circostanze, nel rispetto comunque delle linee guida del governo federale. "Sentirò tutti e cinquanta i governatori", ha detto Trump, elencando anche le molte aziende americane con cui si confronterà per la riapertura del Paese: da Goldman Sachs a JPMorgan, da Apple a Google. Nell'elenco anche le associazioni sportive e religiose. Secondo indiscrezioni riportate dal Washington Post, il presidente avrebbe fretta, molta fretta di riaprire, e sta spingendo affinché gli vengano presentati il prima possibile piani per centrare il suo obiettivo. "L'economia tornerà a volare - dice - e Wall Street raggiungerà nuovi record".

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