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Coronavirus, negli Usa superati i 10mila morti. Trump: “Nei prossimi giorni il picco”

Mondo

Secondo i dati diffusi dal governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, i casi nel Paese hanno superato quota 344mila. Il presidente americano: “Vediamo la luce in fondo al tunnel. Condotti oltre 1,6 milioni di test"

Negli Stati Uniti i morti a causa del coronavirus sono più di 10mila. Il dato è stato diffuso dal governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, secondo cui le vittime nell'intero Paese sono 10.252, di cui 4.758 proprio a New York. Sempre secondo quanto si vede dalla tabella mostrata da Cuomo, i casi di contagio hanno superato quota 344mila. Intanto, il presidente americano, Donald Trump, ha fatto sapere che "nei prossimi giorni ci sarà il picco della pandemia negli Usa". "Abbiamo condotto oltre 1,6 milioni di test per il coronavirus, più di ogni altro Paese", ha poi aggiunto il tycoon (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SUGLI USA - IL CONTAGIO IN ITALIA: LA MAPPA - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LE GRAFICHE).

Trump: “Fiducioso che Johnson si rimetterà presto”

"Vediamo la luce in fondo al tunnel - ha spiegato ancora Trump - Se tutto va bene in un futuro non troppo distante saremo orgogliosi del lavoro che noi tutti abbiamo fatto". Poi ha commentato la notizia del ricovero del premier britannico: "Penso che Boris Johnson si rimetterà presto, sono fiducioso. Boris è un mio amico, è un gran signore e un grande leader. Sono sicuro della sua guarigione e che tutto andrà bene". "È un uomo forte, una persona forte", ha concluso il presidente Usa (LE TAPPE - I CASI NEL MONDO).

L’esperta della Casa Bianca: “Il calo dell’Italia dà speranza”

Nel corso del briefing quotidiano è intervenuta anche l'immunologa Deborah Birx, superesperta della task force anticoronavirus della Casa Bianca, secondo cui l’esempio dell'Italia dove i casi stanno calando dà speranza anche agli Stati Uniti. Negli Usa tuttavia non c'è una stretta così severa come quella varata dai governi italiano e spagnolo, e ognuno dei 50 Stati ha le sue misure, più o meno dure, con un approccio non unitario criticato da alcuni studiosi e scienziati (IL VIDEO DI CUOMO: "NY È TOSTA, VINCEREMO")

Trump rifiuta la mascherina, Biden: "Io la indosserò"

E proprio sulle misure di sicurezza si è innescata una polemica a distanza tra Trump e Joe Biden. L’ex vicepresidente e probabile candidato democratico alla Casa Bianca ha annunciato che in pubblico indosserà la mascherina, lanciando un implicito messaggio al tycoon che ha invece dichiarato che non la userà. Si tratta di una "misura aggiuntiva volontaria - ha spiegato Trump - io non penso che lo farò" (JOE BIDEN PROPONE UNA CONVENTION DEM VIRTUALE).

Farmaco antimalaria sarà usato su 3.000 pazienti

Intanto, il vicepresidente Mike Pence ha annunciato che l’idroclorochina, farmaco antimalaria, sarà sperimentato su 3mila pazienti contagiati dal coronavirus all'Henry Ford Hospital di Detroit, e il governo sta lavorando per mettere milioni di dosi a disposizione delle aree che presentano i focolai più pericolosi. Anche Trump, nonostante lo scetticismo degli esperti, aveva insistito sull’uso dei farmaci antimalaria: "Non abbiamo nulla da perdere e non abbiamo tempo da perdere, la gente muore, non abbiamo tempo per sperimentare".

Gli Usa verso la stretta sulle navi da crociera

L'amministrazione Trump sta anche studiando nuove restrizioni sui viaggi che riguardano i passeggeri e gli equipaggi di navi da crociera che approdano negli Stati Uniti. Per tutte queste persone dovrebbe essere vietato imbarcarsi su voli commerciali che compiono tratte nazionali, secondo le indiscrezioni dei media. Passeggeri e membri degli equipaggi delle navi verranno tutti messi in quarantena, indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi. Attualmente, secondo i dati della Guarda costiera statunitense, sono 114 le navi da crociera ancorate in porti degli Stati Uniti o nelle vicinanze, con complessivamente 93mila membri dell'equipaggio a bordo.

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