Coronavirus, “The lockdown – un mese a Wuhan”: il documentario della tv cinese. VIDEO

Mondo

Il racconto di una guerra contro un virus sconosciuto e altamente contagioso. Dal 23 gennaio scorso, quando la città cinese di Wuhan fu messa in lockdown, alla morte del medico che provò a lanciare l’allarme 

23 gennaio 2020 ore 10. La città cinese di Wuhan va in lockdown, una misura per impedire che il virus comparso a dicembre si diffonda ulteriormente nel resto del Paese (I LUOGHI CHIAVE DI WUHAN IN QUARANTENA - LE FOTO - VIDEO). 495 i casi di contagio in un solo giorno, 10 volte più di quelli confermati due settimane prima. Una settimana dopo, il 31 gennaio, l’Oms dichiara l’epidemia “un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”. Il mondo inizia ad accorgersi del pericolo (LE TAPPE DEL CONTAGIO IN UN'ANIMAZIONE

Un documentario del network CGTN

A “coloro che hanno combattuto instancabilmente contro il virus COVID-19” è dedicato il documentario della tv cinese CGTN “THE LOCKDOWN - un mese a Wuhan”. Un reportage che il network ha deciso di condividere, gratuitamente, così da consapevolizzare il più alto numero di persone su quanto accaduto, a Wuhan, in un mese (IL PICCO DELL'EPIDEMIA A WUHAN). Storie di uomini e donne che hanno combattuto una battaglia contro un virus sconosciuto e pericolosissimo (LE FOTO DEI MEDICI CINESI). Il coraggio e la paura di medici e infermieri che, instancabilmente, hanno messo tra parentesi la propria vita per dedicarsi h24 al loro lavoro.

Le storie dei medici e dei volontari

È la storia del dottor Tang Xin e delle sue piaghe. E’il racconto del sacrificio di Li Wenliang, il medico che per primo ha cercato di lanciare l’allarme sulla contagiosità del virus e di quel virus ci è morto. Ma è anche la storia di Wu Yang, madre di due figli, proprietaria di una spa locale, che ha messo a disposizione i suoi furgoni per consegnare agli ospedali le forniture quando tutti avevano paura di muoversi. Medici e infermieri non possono ancora tirare un sospiro di sollievo. Il nemico, in Cina, è piegato ma non ancora sconfitto (NUMERO MINIMO DI CONTAGI A WUHAN).  

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