
Tra normalità e lavori di disinfezione: la Corea del Sud alle prese col Coronavirus
Diventata la seconda nazione al mondo più colpita da Covid-19, dopo la Cina, deve fare i conti con l'aumento dei contagi e la paura. Ma la vita dei cittadini - da Seoul a Daegu - va avanti. LA FOTOGALLERY

In Corea del Sud, fino alla scorsa settimana, i casi confermati di coronavirus erano qualche decina ma nel weekend le cose sono peggiorate
Domande e risposte sul Coronavirus
A oggi è il secondo Paese con il maggior numero di contagi confermati, dietro la Cina e davanti a Giappone, Iran e Italia
I consigli del ministero della Salute
Nonostante l'emergenza, però, la vita va avanti. Protetti dalle mascherine, i coreani cercano di ritornare ad una condizione di normalità
Il governatore Fontana a SkyTG24
Se a Seoul non sembra esserci ancora un'emergenza, diversa è la situazione a Dauegu, città di 2,4 milioni
La mappa animata con la diffusione del virus
Nella quarta metropoli più grande del paese dopo Seul, Pusan e Incheon, sembra essere esploso un grosso focolaio
Coronavirus in Italia: turismo in calo
Secondo quanto riporta la CNN, parte della colpa sarebbe da attribuire anche ad una delle sette religiose che operano sul territorio: la congregazione cristiana Shincheonji di Gesù
Coronavirus, speculazioni su mascherine: finanza in sedi Amazon ed eBay
Negli scorsi giorni, infatti, proprio nella città di Daegu,si sono tenuti una serie di eventi a cui hanno preso parte centinaia di seguaci del culto. A diffondere l'agente patogeno tra i fedeli della setta sarebbe stata una donna di 61 anni
Tutti gli aggiornamenti
Shincheonji di Gesù viene ritenuta una setta per i livelli di segretezza e per il culto della personalità nei confronti del suo fondatore, l'88enne Lee Man-hee. Secondo le stime del governo conterebbe circa 250mila fedeli nel Paese, ma i seguaci sarebbero legati al gruppo da vincoli di segretezza, che renderebbero difficili le operazioni di monitoraggio
Cambia il criterio per i test
Al momento, Lee Man-hee ha assicurato la massima cooperazione al governo, fornendo alle autorità la lista di migliaia di seguaci che si trovano a Daegu e che sono stati messi in quarantena nelle loro case, a prescindere dai sintomi
In Cina calano i contagi
Daegu, sta cercando un approccio meno rigido per tenere a bada la minaccia per la salute: informare in maniera intensa e martellante i residenti affinché prendano le dovute precauzioni, ma allo stesso tempo lasciare aperti negozi, bar e ristoranti

In netto contrasto con il rigoroso blocco a Wuhan, in Cina, e anche con la decisione dell'Italia di isolare le città del focolaio

Daegu è ora una città stranamente tranquilla. Una metropoli, perseguitata da un nemico invisibile, che reagisce appoggiata dal resto della Corea del Sud
Tutte le notizie sul Coronavirus