Il ministero della Salute ha aperto un portale online dedicato, per informare i cittadini sull’epidemia di Covid-19. Da cos’è il virus a come si trasmette, dai sintomi alle precauzioni, ecco alcune risposte ai quesiti più frequenti
Che cos’è il coronavirus, come si trasmette, quali sono i sintomi e quanto è pericoloso: a queste e altre domande ha risposto il ministero della Salute italiano, che ha aperto un portale online dedicato al Covid-19 per informare e aggiornare progressivamente i cittadini. Ecco alcune delle cose da sapere sul nuovo coronavirus e sull’epidemia. (LO SPECIALE DI SKY TG24 - LA MAPPA DEL CONTAGIO - LE FAQ DEL MINISTERO - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI)
Che cos’è il coronavirus?
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a forme più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Il Covid-19 è un nuovo ceppo di coronavirus che non era mai stato identificato nell’uomo e che è stato segnalato per la prima volta a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.
Quali sono i sintomi del coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e anche la morte.
Qual è la differenza con i sintomi dell’influenza?
I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
Come si trasmette il coronavirus?
Il Covid-19 si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette, per esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo, oppure tramite contatti diretti personali o ancora attraverso le mani, toccando con le mani contaminate (cioè non ancora lavate) bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Esiste un vaccino?
Trattandosi di una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus e i tempi per realizzarne uno ad hoc possono essere anche relativamente lunghi (si stimano 12-18 mesi).
Come si può prevenire?
Nell’attesa di un vaccino, il ministero della Salute consiglia di mantenersi informati sulla diffusione dell’epidemia, per esempio attraverso il sito dell’Organizzazione mondiale della sanità, e di adottare misure di protezione personale quali lavarsi spesso le mani ed evitare il contatto ravvicinato con persone che tossiscano, starnutiscano o che abbiano la febbre.
Come si diagnostica il coronavirus?
L’unico modo per confermare la diagnosi di Covid-19 è sottoporsi ad esami di laboratorio.
Quanto è pericoloso?
Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, come diabete e malattie cardiache.
L’infezione può essere contratta da una persona che non presenta sintomi?
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del nuovo coronavirus. L’Oms considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus da persone che non abbiano ancora sviluppato sintomi.
Quanto dura l’incubazione?
Il periodo di incubazione, e cioè il periodo di tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, si stima attualmente che vari tra i 2 e gli 11 giorni, fino a un massimo di 14 giorni.
Le mascherine servono? Come si usano?
L’Oms raccomanda di indossare una mascherina solo a chi sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e presenta sintomi quali tosse o starnuti, oppure a chi si prende cura di una persona con sospetta infezione da Covid-19. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Il ministero suggerisce di lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica prima di indossarla, farla aderire bene coprendo bocca e naso, evitare di toccarla mentre la si indossa (se lo si fa, lavarsi le mani), sostituirla con una nuova quando diventa umida, toglierla prendendola dall’elastico senza toccare la parte anteriore della mascherina e infine gettarla subito in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani. Indossare più mascherine sovrapposte non serve a nulla.
Quali sono i rischi per chi viaggia?
Il ministero raccomanda di posticipare i viaggi non necessari nelle aree a rischio della Cina, consultabili sul sito dell’Oms. Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, l’invito è di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio, in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti. Si raccomanda anche di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, di evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori e di lavare frequentemente le mani.