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Wikileaks, a Londra cominciate udienze sull'estradizione a Usa per Assange

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L’australiano è accusato di cospirazione insieme all’ex soldato Chelsea Manning per aver divulgato documenti riservati degli Stati Uniti. Il primo ciclo di udienze durerà fino al 28 febbraio

Per Julian Assange si è aperto oggi, a Londra, il processo sulla richiesta di estradizione verso gli Stati Uniti. Dopo quasi dieci anni il fondatore di Wikileaks potrebbe essere consegnato alla giustizia Usa. La polizia britannica lo aveva arrestato lo scorso 11 aprile, mettendo fine al suo rifugio nell’ambasciata dell’Ecuador. Gli Stati Uniti incriminano Assange per aver pubblicato contenuti riservati dell’esercito e di alte istituzioni, soprattutto riguardo i conflitti in Iraq e in Afghanistan. Documenti che gli erano stati forniti dall’ex soldato americano Chelsea Manning.

Wilkie: "Assange continua a subire ingiustizie"

La settimana scorsa il deputato indipendente del Parlamento australiano Andrew Wilkie, ha incontrato Assange in carcere a Londra. E sulla rivelazione che venivano segretamente registrati i colloqui riservati di Julian Assange con i suoi legali australiani, nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, Wilkie sostiene che basterebbe questo per imporre ai tribunali britannici di respingere ogni richiesta di estradizione negli Usa. "Se la corte britannica non abbandona il procedimento alla luce di queste rivelazioni - ha detto il deputato - mette in dubbio la sua neutralità. Si aggiungerebbe un'estrema ingiustizia a quelle che Julian continua a subire"

Le accuse

Su Assange pendono 17 capi di accusa per cui l’australiano potrebbe essere condannato fino a 175 anni di carcere. Una pena, dicono i suoi legali "che praticamente sarebbe una condanna a morte". L’accusa principale è di cospirazione, insieme a Chelsea Manning, per aver ottenuto illegalmente e divulgato informazioni riservate. A questo si erano aggiunte le accuse di violenza sessuale in Svezia, poi cadute.

Le udienze

Il primo ciclo di udienze per decidere sull’estradizione si concluderà il prossimo 28 febbraio. Poi si dovrà aspettare maggio per una prima sentenza. E settembre per l’eventuale appello. Assange sarà presente in aula e il processo si tiene nel tribunale londinese Woolwich Crown Court, vicino al carcere di Belmarsh, dove è recluso da aprile. Anche se il governo del Regno Unito ha già approvato l’estradizione, ora serve la conferma della giustizia.

Il caso internazionale

Dal processo potrebbero emergere ancora una volta rivelazioni sulla politica internazionale. Già nell’agosto 2017 gli avvocati di Assange avevano accusato Donald Trump per aver proposto uno scambio al loro assistito: "Qualora Julian avesse fornito pubblicamente prove del non coinvolgimento della Russia nella pubblicazione delle email segrete del partito democratico durante la campagna elettorale americana del 2016, avrebbe promesso di graziarlo".

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