Arresto di Assange, May: "Nessuno sopra la legge". Di Stefano: "Liberatelo"

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Tante le reazioni dopo l'arresto del fondatore di Wikileaks nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Snowden: “Momento buio per libertà di stampa”. Cremlino: “Mano della ‘democrazia’ strozza la libertà”. Wikileaks: “Contro Cia e altri poteri”

L’arresto del fondatore di Wikileaks Julian Assange, che è stato trascinato via di peso dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra, che dal 2012 gli offriva asilo politico, ha scatenato reazioni in tutto il mondo (I 7 ANNI IN AMBASCIATA). Se il sito web da lui fondato denuncia una “violazione del diritto internazionale e il ruolo della Cia”, e l’attivista Edward Snowden parla di “un momento buio per la libertà di stampa”, il ministro dell’Interno britannico Sajid Javid esulta: “Nessuno è al di sopra della legge”. Un messaggio ribadito anche dalla premier Theresa May. Attacca il sottosegretario italiano agli Esteri, Manlio Di Stefano: “Inquietante manifestazione di insofferenza verso chi promuove trasparenza e libertà”. Duro il Cremlino: “Mano della ‘democrazia’ strozza la libertà”. Mentre l'Ue è prudente: "Seguiamo da vicino ma è un caso giudiziario".

May: "Nessuno al di sopra della legge"

"Posso confermare che Julian Assange, 7 anni dopo essere entrato nell'ambasciata ecuadoriana, è ora sotto custodia della polizia per affrontare debitamente la giustizia del Regno Unito", ha detto il ministro dell'Interno britannico, Sajid Javid, confermando la notizia dell'arresto data da Scotland Yard. "Voglio ringraziare l'ambasciata dell'Ecuador per la sua cooperazione e la polizia per la sua professionalità: nessuno è al di sopra della legge", ha concluso Javid. Theresa May dà "il benvenuto alla notizia" dell'arresto, parlando alla Camera dei Comuni. La premier non si è espressa sulle accuse, ma ha rivendicato la cattura come una conferma del fatto che "nessuno nel Regno Unito è al di sopra della legge". May ha confermato inoltre la richiesta di estradizione da parte degli Usa nei confronti di Assange, lasciandone la valutazione al giudizio delle corti britanniche.

Sottosegretario Di Stefano: “Libertà per Assange”

Attacca, invece, il sottosegretario italiano agli Esteri, Manlio Di Stefano, che twitta: "L'arresto di Assange, dopo 7 anni di ingiusta privazione di libertà, è una inquietante manifestazione di insofferenza verso chi promuove trasparenza e libertà come WikiLeaks. Amici britannici, il mondo vi guarda, l'Italia vi guarda. Libertà per Assange".

Il presidente dell’Ecuador: “Ha violato norme di non ingerenza”

Il presidente dell'Ecuador Lenin Moreno, intanto, ha detto che il suo Paese ha revocato l'asilo per "violazioni della convenzione internazionale" da parte del giornalista australiano. In un video di tre minuti, il capo dello Stato ecuadoriano ha aggiunto che in particolare "Assange ha violato le norme di non intervento negli affari interni di altri Paesi". "L'ultimo caso - ha indicato - è stata la filtrazione da parte di Wikileaks nel gennaio 2019 di documenti riguardanti il Vaticano". L'ex presidente del Paese, Rafael Correa, che aveva concesso l'asilo politico ad Assange, ha invece accusato di "tradimento" il suo successore: "Così ha messo a rischio la vita di Assange e umiliato l'Ecuador", ha twittato Correa. "Moreno è un corrotto ma quello che ha fatto oggi è un crimine che l'umanità non dimenticherà mai", ha aggiunto.

Wikileaks: “Contro Assange Cia e altri poteri”

Secondo Wikileaks, ci sono "la Cia" e altri poteri dietro la caccia a Julian Assange. Assange - twitta l'organizzazione da lui fondata per diffondere documenti segreti scomodi - "è un figlio, un padre, un fratello. Ha vinto decine di premi di giornalismo ed è stato nominato per il Nobel per la pace dal 2010. Ma attori potenti, inclusa la Cia, sono impegnati in un sforzo sofisticato per disumanizzarlo, delegittimarlo e imprigionarlo".

Ue: “Seguiamo da vicino ma è caso giudiziario”

Prudente il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas su quanto avvenuto a Londra:"Seguiremo da vicino se c'è un aspetto Ue", in ogni caso "si tratta di un processo giudiziario" che "è nelle mani dei giudici, e quando i giudici parlano i politici tacciono".

Snowden: "Momento buio per libertà di stampa"

Il Cremlino, invece, auspica che siano rispettati tutti i diritti di Assange, come riporta l'agenzia russa Tass. "La mano della 'democrazia' stringe la gola della libertà", commenta poi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Facebook. Mentre Edward Snowden, ex analista dell'Nsa e gola profonda del Datagate esiliato a Mosca, denuncia: "Questo è un momento buio per la libertà di stampa". "Le immagini dell'ambasciatore dell'Ecuador che invita i servizi britannici nell'ambasciata per trascinare via un giornalista vincitore di premi fuori dall'edificio finiranno nei libri di storia. I critici di Assange possono esultare, ma questo è un momento buio per la libertà di stampa", ha scritto su Twitter.

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