Bolivia, si dimette il capo della polizia Yuri Calderon

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Lascia il generale Calderon. Azzerati i vertici del Tribunale Supremo elettorale del Paese, accusati di brogli elettorali in occasione della consultazione del 20 ottobre

Ancora tensione in Bolivia. La ex presidente e l’ex vicepresidente del Tribunale Supremo elettorale del Paese, Maria Eugencia Choque e Antonio Costas, sono stati arrestati con l'accusa di brogli nelle elezioni generali del 20 ottobre. I due, che avevano già rassegnato le dimissioni, secondo la polizia stavano cercando di lasciare La Paz. Poco dopo anche il generale Yuri Calderon ha presentato le sue dimissioni da comandante nazionale della polizia. Le dimissioni giungono dopo le critiche giunte dall'interno della stessa polizia e da una parte della popolazione, che lo considerano schierato con il governo di Evo Morales.

Si attende ora la nomina di un nuovo comandante ad interim

Si attende ora la nomina di un nuovo capo ad interim. Ruddy Uria, direttore dell'unità di comunicazione della polizia boliviana, ha invitato tutti gli agenti a rispettare l'ordine costituzionale di fornire sicurezza alla popolazione boliviana, sottolineando che saranno organizzati gruppi per riportare l'ordine a La Paz e in tutta la Bolivia. "Chiedo ai cittadini di collaborare con noi, e alle persone che ancora non sanno che la democrazia è tornata nel nostro Paese, di astenersi dal commettere eccessi. Procederemo agli arresti, prenderemo tutti i capi che seminano il caos nel nostro Paese", ha detto Uria.

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