Informatore: “Casa Bianca tentò di bloccare le informazioni su telefonata Trump-Zelensky”

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Diffusa la denuncia presentata lo scorso agosto dal funzionario dell’intelligence, rimasto anonimo, dopo la telefonata tra il presidente Usa e quello ucraino. Tycoon: chi si comporta da spia meriterebbe di essere punito. Pelosi: Trump ha "tradito" il Paese

“Ho ricevuto informazioni da diversi funzionari del governo che il presidente sta usando il suo potere per sollecitare interferenze da parte di un Paese straniero sulle elezioni del 2020”. È questa una parte della denuncia presentata lo scorso 12 agosto dal whistleblower, il funzionario dell'intelligence - di cui non è stata diffusa l'identità - che ha svelato i contenuti della telefonata tra Donald Trump e il leader ucraino Zelensky. (LE TAPPE DEL CASO) Nei giorni successivi, si legge ancora, funzionari della Casa Bianca sarebbero intervenuti per bloccare e mettere in sicurezza "le informazioni relative alla chiamata”. Il caso ha fatto scattare per il tycoon la richiesta di impeachment. La denuncia contiene informazioni di terza mano, ha commentato la Casa Bianca. Trump ha detto che i funzionari diplomatici che hanno dato allo 007 le informazioni "sono molto simili a delle spie, chiunque essi siano", e che chi si comporta da spia meriterebbe di essere punito per tradimento. “I fatti mostrano" che il presidente ha "tradito" il Paese e "ignorato e violato" la costituzione, ha attaccato la Speaker della Camera Nancy Pelosi.

La denuncia del funzionario dell'intelligence

La denuncia dell’informatore è stata diffusa dalla Commissione Intelligence della Camera. È contenuta in nove pagine indirizzate ai presidenti delle commissioni di Camera e Senato, Richard Burr e Adam Schiff. “Sono profondamente preoccupato che ci siano rischi per la sicurezza nazionale e per gli sforzi del governo americano volti a evitare interferenze sulle elezioni. E sono profondamente preoccupato per quello che appare come un serio e fragrante abuso di potere e di violazione della legge da parte del presidente”, si legge nel documento presentato ad agosto e relativo a una telefonata del 25 luglio. Lo 007 riferisce di aver raccolto "negli ultimi quattro mesi" preoccupazioni da parte di una decina di funzionari americani su tentativi del presidente di usare “il suo potere per sollecitare interferenze da parte di un Paese straniero nelle elezioni del 2020”. Tali "interferenze – aggiunge – includono, tra l'altro, la pressione su un Paese straniero per indagare uno dei maggiori rivali politici del presidente" (Biden).

La Casa Bianca avrebbe cercato di nascondere la telefonata

Secondo quanto scritto nella denuncia, “nei giorni successivi" alla telefonata alcuni "funzionari della Casa Bianca sono intervenuti" per bloccare e mettere in sicurezza "le informazioni relative alla chiamata, soprattutto la trascrizione parola per parola”. "Funzionari della Casa Bianca mi hanno detto di aver ricevuto indicazioni dai legali della Casa Bianca di rimuovere la trascrizione elettronica dal sistema computerizzato interno in cui trascrizioni simili sono solitamente conservate", dice l’informatore. “Queste azioni – si legge ancora – mettono a mio avviso in evidenza che i funzionari della Casa Bianca avevano capito la gravità di quanto emerso durante la conversazione". Il funzionario, comunque, ammette: “Non ho assistito direttamente a molti degli eventi descritti". Ma aggiunge: "In ogni caso ho ritenuto i racconti dei miei colleghi credibili perché, in diversi casi, altri funzionari hanno riportato ricostruzioni in linea con le loro".

Trump: chi si comporta da spia meriterebbe di essere punito

Il presidente Trump ha reagito alla diffusione della denuncia sostenendo che i funzionari diplomatici che hanno dato allo 007 le informazioni sulla telefonata col presidente ucraino "sono molto simili a delle spie, chiunque essi siano". Ha aggiunto che chi si comporta da spia meriterebbe di essere punti per tradimento come nel passato. La pubblicazione della denuncia non cambia nulla, ha invece commentato la Casa Bianca, sottolineando che contiene informazioni di terza mano. Trump "non ha nulla da nascondere", ha aggiunto.

Pelosi: Trump ha “tradito” il Paese

Di diverso tenore il commento di Nancy Pelosi, che nei giorni scorsi ha annunciato l'avvio di una inchiesta formale di impeachment per Trump. “I fatti mostrano" che il presidente ha "tradito" il Paese e "ignorato e violato" la Costituzione, ha detto la Speaker della Camera. Ha messo a rischio – ha aggiunto – "la nostra sicurezza nazionale e l'integrità" delle elezioni americane.

Il capo degli 007 sentito al Congresso

Intanto, al Congresso ha testimoniato davanti alla commissione intelligence della Camera il capo degli 007 Usa, Joseph Maguire. È, di fatto, il primo passo dell'inchiesta formale di impeachment contro il presidente. Maguire deve spiegare soprattutto perché la denuncia non ebbe seguito. Il funzionario “ha agito in buona fede, senza alcuna motivazione politica, ha fatto la cosa giusta”, ha detto. E ha spiegato che le parole dello 007, che vive sotto protezione, erano motivate da "serie preoccupazioni". Maguire ha definito la denuncia "unica e assolutamente senza precedenti" e ha concluso: “Nessuno può essere al di sopra della legge".

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