È quanto rivela il Moscow Times, che ha parlato con alcuni membri dello staff dell’ospedale secondo cui i pazienti sono arrivati "nudi e avvolto in sacchetti di plastica traslucidi". Il quotidiano riferisce di un medico contaminato, ma il ministero della Salute nega
I feriti a seguito dell’esplosione dell'8 agosto del misterioso missile nel poligono di tiro di Severodvinsk, in Russia, erano stati esposti alle radiazioni, ma i medici che li hanno curati non ne erano stati informati dalle autorità. (COSA SAPPIAMO FINORA) A rivelarlo è il Moscow Times, che ha parlato con cinque membri dello staff dell'ospedale regionale di Arkhangelsk (tra cui due medici) secondo cui i feriti sarebbero arrivati "nudi e avvolto in sacchetti di plastica traslucidi". Il quotidiano, inoltre, stando alle sue fonti, sostiene che durante alcuni test nel tessuto muscolare di uno dei dottori sarebbe stato trovato il Cesio-137, un isotopo radioattivo che è un sottoprodotto della fissione nucleare dell'uranio-235. Ma il ministero della Salute in una nota ha fatto sapere che, dei 91 medici che si sono sottoposti a test di controllo, “nessun caso ha mostrato un eccesso dei livelli accettabili di radioattività". (L'ALLARME DI GREENPEACE - NYT: TEST VOLUTO DA PUTIN)
“Nessuno ha detto ai medici di proteggersi”
Le persone che hanno parlato al quotidiano hanno raccontato che lo stato dei pazienti ha da subito destato dei sospetti. Ma “nessuno - né i direttori dell'ospedale, né i funzionari del ministero della Sanità, né i funzionari regionali o il governatore - ha informato il personale che i pazienti erano radioattivi", ha detto uno dei chirurghi della clinica. "I dipendenti dell'ospedale avevano i loro sospetti, ma nessuno ha detto loro di proteggersi". All’inizio l'unica informazione data allo staff sanitario riguardava il fatto che c'era stata un'esplosione in un sito militare nelle vicinanze. Solo più tardi le autorità hanno ammesso che si stavano testando "una fonte isotopica di energia per un motore a combustibile liquido", lasciando pensare a un missile a propulsione nucleare, forse il famigerato missile Burevestnik (o Ssc-X9 Skyfall nella terminologia Nato).
Gli accordi di non divulgazione
I membri dello staff ospedaliero che hanno parlato con il Moscow Times lo hanno fatto in forma anonima - a causa dell’attenzione dei servizi di sicurezza russi per l’incidente - e il quotidiano precisa che nessuno di loro ha lavorato direttamente con i pazienti in questione, ma tutti hanno partecipato a un briefing tenuto in ospedale il 12 agosto da un viceministro della Sanità del governo regionale di Arkhangelsk, e che sono "in costante comunicazione con i colleghi che hanno curato le vittime". Questi ultimi, infatti, sono stati invitati dagli agenti del Servizio di Sicurezza Federale (FSB) il 9 agosto a firmare accordi di non divulgazione che impediscono loro di parlare dell'accaduto.
Forse un medico contaminato
Il medico che, secondo il quotidiano, sarebbe stato contaminato, ha raccontato l’accaduto a una delle fonti del Moscow Times, precisando che non è stato informato della quantità o della concentrazione dell'isotopo trovato. Il rilevamento è avvenuto a seguito di alcuni test a cui alcuni membri del personale medico e paramedico dell'ospedale di Arkhangelsk hanno accettato di sottoporsi a Mosca.
La nota del ministero della Salute
"La salute degli operatori sanitari continua a essere monitorata", ha dichiarato il servizio stampa del ministero della Salute. L'Agenzia Federale Biomedica Russa (FMBA), specifica la nota, ha esaminato 91 medici dell'ospedale clinico regionale di Arkhangelsk e altri 20 operatori sanitari sono stati sottoposti a uno speciale esame aggiuntivo presso il Centro medico biofisico federale Burnasyan di Mosca, durante il quale è stato utilizzato uno spettrometro e non sono stati trovati livelli di sostanze radioattive superiore alla norma