Dietro l’esplosione di giovedì scorso che ha provocato la morte di sette persone - e che il quotidiano statunitense definisce forse "una delle peggiori dai tempi di Chernobyl" - ci sarebbero esperimenti su un’arma supersonica
Dietro l’esplosione in cui giovedì scorso sono morte almeno sette persone in una base militare russa nella regione di Arkhangelsk, nel nord del Paese, ci sarebbe il test di un missile da crociera a propulsione nucleare, il Burevestnick/Skyfall, una delle nuove armi supersoniche annunciate dal presidente Vladimir Putin l'anno scorso, nella corsa agli armamenti contro gli Stati Uniti. Lo rivelano il New York Times e Reuters, citando i sospetti di alcuni funzionari dell'intelligence statunitense. Diversa la versione ufficiale dell’agenzia russa per l'energia nucleare Rosatom, secondo la quale l'esplosione che ha generato un picco dei livelli di radioattività a Severodvinsk è stata causata da un incidente avvenuto durante il test di "una fonte isotopica di energia per il motore di un missile a propellente liquido". L’annuncio è arrivato dopo due giorni di smentite e non è stato seguito da nessuna informazione sulle cause e la portata dell’incidente. Non è ancora chiaro se l'esplosione sia avvenuta su una piattaforma o una nave (GLI AGGIORNAMENTI).
"Uno dei peggiori incidenti dai tempi di Chernobyl"
Il New York Times ha descritto l’incidente come "forse uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl", anche se di scala molto minore. La segretezza con cui le autorità russe hanno gestito l’incidente ha attirato l'attenzione degli analisti di Washington, che ritengono che l'esplosione sia una prova delle debolezze tecnologiche nel nuovo programma di armamenti della Russia. Mosca ha invece dichiarato che prenderà in considerazione il riconoscimento di una medaglia al valore per le vittime, definite "eroi nazionali".
Preoccupazioni per le radiazioni
Resta intanto la preoccupazione per le radiazioni. Nonostante le prime rassicurazioni da parte di Mosca sulla normalità dei livelli, Greenpeace ha denunciato che le autorità di Severodvinsk avevano registrato un aumento di 20 volte. A Severodvinsk e Arkhangelsk, i due centri abitati più grandi, nelle farmacie va a ruba lo iodio, usato per combattere gli effetti delle radiazioni.