Sri Lanka, bilancio strage rivisto: i morti sono 250. Oggi nuova esplosione

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Il ministro della Salute parla di un errore nel conteggio. Si dimette il ministro della Difesa. Dopo gli attentati di Pasqua, nuova detonazione vicino a un tribunale. Altri 16 arresti nell’ambito delle indagini

Lo Sri Lanka rivede al ribasso il bilancio dei morti degli attentati di Pasqua: le vittime sarebbero "circa 253", e non almeno 359, come era stato annunciato in precedenza. Si tratta di oltre 100 morti in meno rispetto a quanto emerso finora. A fornire i nuovi dati è stato il ministro della Salute che ha parlato di un errore nel calcolo delle vittime, riferisce la Bbc. Intanto una nuova esplosione si è verificata in Sri Lanka, a quattro giorni dagli attentati di domenica (COSA È SUCCESSO). La detonazione è avvenuta vicino della sede di un tribunale a Pugoda, 40 chilometri a est di Colombo, capitale del Paese. Lo ha confermato la polizia, precisando che nessuno è rimasto ferito e che non si è trattato di un'esplosione controllata. La tensione rimane quindi molto alta, con allarmi bomba che si susseguono e 16 nuovi arresti: il numero delle persone in custodia sale a 76. Intanto il ministro della Difesa si è dimesso dopo le polemiche sulle falle nella sicurezza (LE FOTO - LE IMMAGINI DEL GIORNO DOPO - I PRIMI FUNERALI).

Allarme bomba alla banca centrale

Nella giornata di oggi le autorità dello Sri Lanka hanno ordinato la chiusura della sede della banca centrale, situata nel World Trade Center della capitale, a causa di un allarme bomba. Anche le strade vicine alla struttura sono state chiuse al traffico, prima che l’allarme venisse revocato e i dipendenti potessero ricominciare a uscire dall’edificio. Bloccata anche l’arteria che conduce all’aeroporto principale di Colombo, dopo che un veicolo sospetto è stato identificato in un parcheggio vicino (MORTI ANCHE 3 FIGLI DEL MILIONARIO DELL'ABBIGLIAMENTO HOLCH POVLSEN - IL VIDEO DELLA NUOVA ESPLOSIONE).

Ministro Difesa si dimette per falle sicurezza

Gli attentati di Pasqua hanno evidenziato falle nella sicurezza che hanno creato molte polemiche. Oggi il ministro della Difesa cingalese, Hemasiri Fernando, si è dimesso, secondo quanto riferisce Sky News. Ieri il presidente, Maithripala Sirisena, aveva chiesto le sue dimissioni e quelle dei vertici dell'intelligence. Il premier cingalese, Ranil Wickremesinghe, è convinto che negli attentati non ci sia stata "alcuna collusione con i terroristi ma negligenza da parte degli apparati di sicurezza". In un'intervista con Al Jazeera, il capo del governo ha confermato "il grande fallimento nella comunicazione tra i servizi di sicurezza" (LA RICERCA DEI PARENTI NEGLI OSPEDALI - VIDEO - I SOCCORSI NELLA CAPITALE).

Cnn: un kamikaze fu arrestato e poi rilasciato

Dal fronte delle indagini è emerso che uno degli attentatori suicidi era stato precedentemente arrestato dalla polizia, ma poi rilasciato. Lo ha riferito un portavoce del governo cingalese alla Cnn. L'attentatore in questione si è fatto esplodere al Cinnamon Grand Hotel di Colombo. Anche suo fratello era tra i kamikaze. La polizia ha inoltre confermato di aver arrestato il padre dei due, un ricco commerciante di spezie, con il sospetto di averli aiutati nel compiere l'attacco. In un'intervista alla Cnn, il premier cingalese ha detto che molti degli attentatori erano sotto sorveglianza, ma che non c'erano prove "sufficienti" per arrestarli. Il premier ha inoltre confermato che gli attentatori erano istruiti e benestanti, definendo i loro profili come "sorprendenti" (L'ISIS RIVENDICA - LEADER MORTO NEGLI ATTACCHI).

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