Aereo caduto Etiopia, perde volo per 2 minuti: la storia dell'uomo scampato alla tragedia
MondoAntonis Mavropoulos è arrivato al gate in ritardo e inizialmente era furioso perché nessuno l'aveva aiutato a prendere l'aereo. È a capo di una ong e come molte vittime era diretto alla conferenza Onu sull'ambiente. "Il mio giorno fortunato", ha scritto su Facebook
È scampato alla tragedia dell’aereo caduto in Etiopia, dove hanno perso la vita 157 persone, tra cui anche 8 italiani, perché è arrivato in ritardo di due minuti al gate e ha perso il volo. È la storia di Antonis Mavropoulos, cittadino greco, che per un soffio non ha preso l'aereo della Ethiopian Airlines diretto da Addis Abeba a Nairobi, precipitato 6 minuti dopo il decollo (LE FOTO DELLO SCHIANTO). L’uomo inizialmente era "furioso" perché arrivato in ritardo al gate nessuno lo ha aiutato a prendere quell'aereo, ma quei due minuti di ritardo gli hanno salvato la vita.
Il racconto su Facebook
A raccontarla è stato lui stesso su Facebook, con un post intitolato "Il mio giorno fortunato". Quando si è reso conto di quanto era accaduto, il primo pensiero è stato quello di contattare i suoi, per spiegare loro che non era a bordo solo "per due piccole casualità". "Nel momento in cui ho fatto questo pensiero - ha aggiunto - mi è crollata la terra sotto ai piedi perché ho capito quanto ero stato fortunato" (TUTTI GLI INCIDENTI DELLA COMPAGNIA ETIOPE).
Interrogato dalla polizia
Mavropoulos racconta che gli era stato assegnato un posto sul volo successivo, ma è stato fermato dalla polizia. L'uomo è stato poi portato in una stazione di polizia per essere interrogato perché era l'unico passeggero con un posto prenotato sul volo che non era salito a bordo. "L'agente mi ha detto di non protestare ma di pregare Dio", scrive Mavropoulos nel post su Facebook. La polizia ha fatto una verifica sulla la sua identità e l'ha interrogato sul motivo per cui non era salito a bordo dell'aereo. Ed è stato in quel momento che è venuto a sapere della tragedia, attraverso un messaggio di un amico.
Lavora per una ong
Mavropoulos è a capo di un'ong per lo sviluppo sostenibile, “Wasteless Future”, e come tante delle vittime dell'incidente doveva andare a Nairobi per partecipare alla conferenza Onu sull'ambiente oggi, 11 marzo, nella capitale kenyana. Una volta riuscito ad arrivare in Kenya con un volo successivo ha scritto il lungo post: "È la prima volta che sono così felice di aver scritto un post. Sono grato di vivere e di avere così tanti amici che mi hanno fatto sentire il loro amore. Baci a tutti e un caloroso grazie per il vostro commovente sostegno", ha scritto prima di concludere: "Forse non sono troppo vecchio per il rock’n'roll, ma di certo troppo giovane per morire...".