
Tre volontari di una onlus bergamasca, tre ragazze che lavoravano a vario titolo all'Onu, il presidente della ong Cisp e rete LinK 2007 e un archeologo di fama internazionale: sono le otto vittime italiane dell’incidente aereo avvenuto ieri mattina, in Etiopia. Il volo, diretto a Nairobi, si è schiantato poco dopo il decollo da Addis Abeba uccidendo le 157 persone a bordo -

Sebastiano Tusa, 66 anni, era l’assessore ai Beni Culturali per la Regione siciliana e un archeologo noto a livello internazionale. In passato è stato a capo della Soprintendenza del Mare della Regione siciliana e docente di Paleontologia presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Era diretto in Kenya, per partecipare a una conferenza internazionale promossa a Malindi dall'Unesco -

A bordo dell'aereo c'era anche Carlo Spini, 75 anni, medico in pensione residente a Sansepolcro (Arezzo). Era presidente della onlus bergamasca "Africa Tremila" e aveva viaggiato spesso in Africa per iniziative legate al volontariato -

Insieme a Spini, c'era anche la moglie Gabriella Vigiani, infermiera. La coppia collaborava con l'associazione dal 2007 e andava spesso in Africa. La onlus infatti, fondata nel 1995, è molto attiva in progetti in varie zone dell'Africa per ospedali, ambulatori e pozzi per l'irrigazione -

Il terzo volontario di "Africa Tremila" deceduto nello schianto è Matteo Ravasio (nella foto a sinistra insieme a Spinti), commercialista di 52 anni residente a Bergamo, che ricopriva il ruolo del tesoriere per la onlus -

Paolo Dieci, 56 anni, residente a Roma, era il presidente della ong Cisp e rete LinK 2007, un'associazione di coordinamento consortile che raggruppa importanti Organizzazioni Non Governative italiane. Da anni impegnato nel mondo della cooperazione e dello sviluppo, docente nei master universitari in cooperazione internazionale di Pavia, Nairobi e Betlemme, era sposato e padre di tre figli -

Virginia Chimenti era una funzionaria del World Food Programme dell'Onu. Ex studentessa dell'università Bocconi di Milano, era appassionata di Africa e parlava correntemente tre lingue -

Anche la trentenne Pilar Buzzetti lavorava al Wpf e aveva dedicato la sua carriera alla cooperazione internazionale. Per farlo, si era laureata alla Luiss di Roma in Relazioni Internazionali -

Con loro sul volo c'era anche Rosemary Mumbi, residente a Roma. Insieme alle colleghe morte nello schianto, stava andando a Nairobi per partecipare alla conferenza sul clima organizzato dalle Nazioni Unite -