I voti contrari sono stati 432, i sì 202. May non si dimette, ma Corbyn chiede le dimissioni. Poco prima del voto, la premier aveva detto: "Il no è un salto nel buio". Mercoledì si vota la sfiducia: gli aggiornamenti live
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Eurodeputato Lamberts (Verdi): con il "no" tutto è possibile
Il co-presidente dei Verdi all'Eurocamera, Philippe Lamberts, non esclude che i britannici possano votare per le europee in caso di rinvio della Brexit. "Dipende dal calendario" spiega l'eurodeputato, che è membro del Comitato del Parlamento europeo sulla Brexit (Brexit Steering Group). "Se si riuscirà a tenere un secondo referendum" sulla Brexit "prima delle elezioni europee", prosegue Lamberts, nell'ipotesi di una vittoria del Remain "i britannici dovranno organizzare le elezioni europee all'ultimo momento". La situazione si fa più "complicata" se verrà fatta una richiesta di rinvio. Se si andrà oltre il 29 marzo, "dal momento che saranno parte dell'Ue i britannici dovranno organizzare le elezioni europee. Tutto è possibile", ha detto l'eurodeputato.
Grillo, stiamo assistendo a qualcosa di straordinario
"Qui stiamo assistendo a qualcosa di straordinario... poi il senso della democrazia che cos'è'?". Lo dice Beppe Grillo commentando la sua presenza in Gran Bretagna proprio in occasione del giudizio della Camera dei Comuni sull'accordo raggiunto con Bruxelles sui termini dell'uscita dall'Ue.
Ripreso dibattito alla Camera dei Comuni
E' ripreso con un intervento dal banco del governo dell'attorney general Geoffrey Cox il dibattito alla Camera dei Comuni sull'accordo di divorzio dall'Ue raggiunto dalla premier Theresa May con Bruxelles. Geoffrey Cox ha sollecitato i deputati contrari a un ripensamento, invitandoli ad accettare la strada del "compromesso", interpretata dall'accordo May, come l'unica possibile per garantire il rispetto del mandato referendario del 2016 sulla Brexit e al contempo un'uscita dall'Ue che tuteli i posti di lavoro e la sicurezza del Regno.
Ammessi quattro emendamenti
Sono quattro gli emendamenti ammessi al voto stasera ai Comuni dallo speaker, John Bercow, prima della resa dei conti sull'accordo sulla Brexit della premier Theresa May. Due provengono dai ranghi dell'opposizione e sono stati promossi rispettivamente dal leader laburista, Jeremy Corbyn, e dal capogruppo dell'Snp (indipendentisti scozzesi), Ian Blackford. Mentre gli altri due sono patrocinati due deputati Tory brexiteers, Edward Leigh e John Baron. Non sono stati ammessi invece fra gli altri due emendamenti potenzialmente favorevoli al governo, nonche' quello presentato dai Liberaldemocratici per un voto su un ipotetico secondo referendum. L'emendamento Corbyn, se approvato, imporrebbe al governo di tentare "ogni possibile opzione" per evitare un no deal.
Downing Street: May determinata, non intende dimettersi
Il portavoce di Theresa May ha smentito che la premier si dimetterà in caso di sconfitta nel voto stasera ai Comuni sull'accordo da lei siglato con Bruxelles per la Brexit: "La premier - ha detto - è determinata a realizzare il desiderio del popolo britannico". Anche nel corso della riunione con i suoi ministri, stamane a Downing Street, la premier ha ripetuto ai colleghi che "è il servitore del popolo" e che ritiene "in maniera intensa" che debba essere portato a termine il risultato del referendum 2016. Secondo il portavoce, May ha assicurato che risponderà "rapidamente" al risultato del voto.
Ministro Esteri tedesco Maas: 'Intesa resta, non credo possa cambiare nella sostanza"
Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas può immaginare che, nel caso di un voto negativo sulla Brexit, vi possano essere nuovi colloqui, tuttavia non crede che l'accordo sul tavolo possa cambiare nella sostanza. "Se stasera andasse male, ci potrebbero essere ancora colloqui",
ha affermato a Strasburgo. "Non credo tuttavia che si possano mettere soluzioni aggiuntive sul tavolo che nulla hanno a che fare con quello che è stato negoziato". L'accordo "resta quello che è", e sull'ipotesi di modifiche si e' detto "scettico".
Borse europee virano in negativo, occhi puntati sul voto della Brexit
Le Borse europee a metà seduta entrano in territorio negativo con Milano che diventa la piazza peggiore dopo il tonfo dei bancari. Gli occhi degli azionisti restano puntati sul voto di questa sera sulla Brexit al Parlamento britannico. Londra cede lo 0,02%, Parigi lo 0,08% e Francoforte arretra dello 0,19%. Giù Milano a -0,63%.
Ministro degli Esteri tedesco Maas: se accordo bocciato, nuovi negoziati con l'Ue
Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha detto che se l'accordo sulla Brexit concordato dalla premier Theresa May con Bruxelles sarà bocciato stasera dalla camera dei Comuni, potrebbero esserci nuovi negoziati con l'Ue. Tutto lascia pensare che la premier perderà il voto visto che oltre 100 deputati del suo partito e i 10 alleati del Partito democratico unionista nordirlandese hanno anticipato il loro 'no'. Secondo i media britannici la sconfitta potrebbe essere più pesante del previsto.
Corbyn: "Abbiamo bisogno di nuove elezioni"
Sui tempi peserà il numero degli emendamenti ammessi
I tempi sull'annuncio del risultato potrebbero allungarsi fino a due ore circa, a seconda degli emendamenti che lo speaker dei Comuni, John Bercow, ammetterà allo scrutinio dell'aula prima del voto finale. Fra gli emendamenti possibili, è stato del resto già ritirato il pù importante: quello promosso dal deputato laburista Hilary Benn per imporre una sorta di diritto di veto del Parlamento sull'ipotesi di una Brexit no deal (ossia senza accordo) in caso di bocciatura del testo proposto dalla premier. Benn ha deciso di rinunciarvi poiché nei giorni scorsi sono stati già approvati altri emendamenti in grado di creare ostacoli all'eventuale decisione del governo di procedere di default verso il no deal. Ma anche per evitare di ricompattare con una mozione antigovernativa troppo forte il gruppo conservatore e magari indurre una parte delle diverse decine di potenziali ribelli della maggioranza a riallinearsi per reazione all'esecutivo.
Fonti Downing Street: se sconfitta May si dimetterà
Se perderà il voto decisivo di stasera sulla Brexit, Theresa May si dimetterà. E' quanto sostengono fonti del governo britannico citate dal Telegraph, quotidiano molto vicino e attento alle vicende interne ai Conservatori. Sono 112, secondo le previsioni, i deputati Tories che voteranno contro l'accordo negoziato dalla premier con Bruxelles. Ad essi, sul fronte della maggioranza, si devono aggiungere i 10 voti contrari del nordirlandese Democratic Unionist Party, contrario al compromesso raggiunto con Bruxelles. Se questi numeri saranno confermati, quella di stasera alla Camera dei Comuni potrebbe rivelarsi una autentica disfatta parlamentare per la premier, che comunque farà un ultimo appello alla sua maggioranza, a conclusione del dibattito sull'accordo, iniziato la scorsa settimana.
Stasera il voto, May verso la sconfitta
Juncker: "Presidenza Vienna ha garantito unità dei 27"
Sulla Brexit "la presidenza austriaca ha garantito l'unità dei 27, sempre, certo non è stato un compito facile". Cosi' il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Governo riunito prima del voto
Il governo britannico di Theresa May serra le file nel tradizionale consiglio dei ministri del martedì, riunitosi stamattina a poche ore dal voto di ratifica alla Camera dei Comuni sull'accordo sulla Brexit. Le previsioni di una bocciatura sono unanimi, a meno di miracoli, ma i ministri insistono negli appelli ai deputati a far prevalere "l'interesse nazionale" e tentano di dare un'immagine di compattezza.
