Migranti, la Open Arms con 311 persone a bordo è arrivata in Spagna

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La Open Arms attracca al porto di Algeciras (Ansa)

La nave dell’organizzazione è approdata nel porto di Algeciras con a bordo le persone recuperate lo scorso 21 dicembre a largo delle coste libiche. Ancora senza un approdo la Sea Watch

È approdata questa mattina nel porto spagnolo di Algeciras, all'estremo meridionale della penisola iberica, la nave di Open Arms con a bordo 311 persone. I migranti erano stati soccorsi lo scorso 21 dicembre dalla ong spagnola Proactiva al largo delle coste libiche. Tra loro ci sono 139 minorenni. La Croce Rossa è pronta ad accogliere i migranti una volta sbarcati, offrendo loro i primi beni di necessità e assistenza medica. Infine, è prevista l'identificazione, un procedimento che solitamente dura "diverse ore", prima del trasferimento in centri e rifugi. Intanto nel mar Mediterraneo, tra Marocco e Spagna, nella giornata di ieri e nella notte scorsa sono stati salvati oltre 600 migranti.

Il no di Italia e Malta

Il fondatore di Proactiva Oscar Camps festeggia su Twitter l'arrivo in Spagna: “La Open Arms si dirige al punto di attracco nella baia, nell’unico porto sicuro del Mediterraneo. Missione compiuta”. Dopo il salvataggio in mare da parte della ong, l'Italia aveva subito fatto sapere di non avere intenzione di accogliere i migranti, mentre Malta si era limitata a inviare un elicottero della Guardia costiera per evacuare un neonato di tre giorni e sua madre che avevano bisogno di cure mediche. Un altro bambino, di 14 anni, è stato invece portato a Lampedusa perché affetto da una grave infezione della pelle. Dopo i no di Italia e Malta, è arrivata l'apertura della Spagna. E proprio il 25 dicembre, in navigazione verso la Spagna, la ong ha postato foto e video che mostrano i migranti festeggiare il Natale, ascoltando musica e cantando.

Ancora senza un porto la Sea Watch

Resta invece senza un porto l’altra imbarcazione, la Sea Watch, che negli stessi giorni ha recuperato dal Mediterraneo 33 persone. L’ong ha fatto appello all’Italia, a Malta e poi alle autorità tedesche perché la accolgano ma per ora non ha avuto successo.

I soccorsi tra il 26 e il 27 dicembre

Tra il 26 e il 27 dicembre 139 persone, tra uomini e donne, sono state salvate al largo dell'isola d'Alboran da Salvamento Maritimo, un'organizzazione di soccorso e sicurezza marittima spagnola, e altre 147 nel pomeriggio seguente, sempre nella stessa zona di mare. La Marina marocchina, nello stesso arco di tempo, ha invece tratto in salvo 367 migranti diretti in Spagna, a bordo di alcune imbarcazioni di fortuna. Secondo la Commissione spagnola per l'aiuto ai rifugiati (CEAR) nel 2018 hanno perso la vita 769 migranti, nel tentativo di raggiungere il Paese iberico, che è divenuto il principale corridoio d'ingresso in Europa, registrando, secondo la commissione, "56.480 arrivi sulle coste spagnole, nell'ultimo anno".

Il Mediterraneo letale per i migranti

È la prima volta, dallo scorso agosto, che la Spagna ha permesso a una nave di salvataggio di una ong di attraccare e portare migranti nel Paese. In quello stesso mese, Proactiva Open Arms aveva sospeso le sue missioni nel Mediterraneo centrale, accusando i governi, e in particolare il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini, di "criminalizzare" le organizzazioni di beneficenza per il salvataggio dei migranti. I volontari della ong hanno poi ripreso il pattugliamento al largo della costa libica a fine novembre, insieme ad altre due imbarcazioni gestite da gruppi di aiuto dei migranti. Dall’inizio del 2018, secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, più di 1300 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l’Italia o Malta, rendendo il Mediterraneo il tratto più letale per i migranti verso l’’Europa. La Spagna, nel frattempo, è diventata il principale punto di accesso europeo per i migranti quest'anno, superando Grecia e Italia, con oltre 56mila persone arrivate via mare.

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