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Migranti, sbarchi in calo: nel 2018 Spagna e Grecia superano l’Italia

Mondo

Secondo l’ultimo rapporto Ismu, dall’1 gennaio all’11 novembre 2018 nel Paese iberico sono arrivate 55mila persone, di cui 49mila via mare e 6mila via terra. Sono 29mila quelle arrivate in terra ellenica, 22mila, invece, nelle coste italiane

"Il primato degli arrivi di immigrati tra i Paesi europei è passato dall'Italia alla Spagna" (SPECIALE MIGRANTI). A sottolinearlo sono i dati riportati nel 24esimo Rapporto Ismu sulle migrazioni 2018, presentato oggi, 4 dicembre, a Milano. Nello specifico, in Spagna, dall'1 gennaio all'11 novembre dell'anno in corso sono arrivati 55mila migranti, di cui 49mila via mare e 6mila via terra. Sono 29mila gli arrivi in Grecia mentre gli sbarchi sulle coste italiane sono stati 22mila. Dunque, secondo i dati parziali del 2018, per Ismu, è proseguito il rallentamento degli sbarchi già iniziato nella seconda metà del 2017. Alla fine dello scorso anno erano stati 119mila i nuovi arrivi sulle coste italiane, il 34% in meno rispetto ai dati del 2016. "I flussi migratori non autorizzati via mare verso l'Italia sono drasticamente diminuiti" è scritto nel report.

Gli stranieri irregolari in Italia sono l'8%

Oltre ai dati sugli sbarchi, il rapporto Ismu ha dato un quadro generale sul numero degli stranieri in Italia. Secondo i dati, la presenza degli stranieri nel nostro Paese ha raggiunto il 10%. Al primo gennaio 2018 erano 6 milioni e 108mila gli stranieri presenti sul territorio italiano, su una popolazione di 60 milioni e 484mila residenti. Si è superata così la soglia simbolica di uno straniero ogni dieci abitanti. L'incremento totale della comunità straniera rispetto all'anno prima è pari al 2,5%. Tra questi, l'84,2% è iscritto all'anagrafe in un comune italiano, mentre gli irregolari, cioè coloro che non hanno un permesso di soggiorno, ad oggi sono 533mila circa, pari all'8,7% dei presenti (a fronte dell'8,2% dell'anno precedente). In particolare, durante il 2017 sono state esaminate oltre 80mila richieste (10mila in meno rispetto al 2016), ma a sei migranti su dieci è stato negato il riconoscimento di uno status legale.

Sono 36mila gli stranieri con decreto di espulsione

Per quanto riguarda le espulsioni, invece, 36mila stranieri hanno ricevuto il decreto che intima di lasciare l'Italia, ma solo 7.045 (pari al 19,4%) di questi lo hanno fatto, di cui oltre 4 mila in modo forzato. Un dato che pone l'Italia al quinto posto nel panorama europeo dopo la Germania con 97mila espulsi, Francia con 85mila, il Regno Unito con 55mila e infine la Grecia, che ha all'attivo 46mila espulsi. Per quanto riguarda la cittadinanza italiana, secondo le stime del 24esimo report annuale, sono 147mila i nuovi cittadini' del 2018, un dato in calo visto che nel 2016 erano 206mila, ma che diventerà costante nel tempo: nel triennio 2018-2020 i 'neo-italiani' oscilleranno tra un minimo di 470mila persone e un massimo di 560mila, per arrivare nei prossimi dieci anni tra 1,6 milioni e 1,9 milioni.

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