Il presidente degli Stati Uniti ha commentato in conferenza stampa gli esiti delle urne: "Si tratta della vittoria del partito che sostiene il presidente più grande dai tempi di Kennedy". Su sua richiesta si è dimesso il ministro della Giustizia Jeff Sessions
Congresso diviso dopo le elezioni di Midterm (IL RACCONTO DEL VOTO). Presidente "anatra zoppa", ma esulta per il risultato nella Camera alta. "Per le elezioni di metà mandato (COSA SONO) si tratta della vittoria del partito che sostiene il presidente più grande dai tempi di Kennedy nel 1962", ha commentato Donald Trump alla Casa Bianca dopo le elezioni. "I repubblicani sono andati oltre ogni aspettativa. Non c'è stata nessuna onda blu democratica", ha aggiunto il tycoon. "Ieri è stato un grande giorno, un giorno incredibile" per i repubblicani. Poi l’appello al dialogo e alla collaborazione rivolto a Nancy Pelosi, la leader dei democratici alla Camera candidata a diventare speaker. "Lavoriamo insieme", ha detto il presidente, citando uno dei punti in comune tra la sua agenda e quella dei dem, il piano sulle infrastrutture. Intanto, il ministro della Giustizia Jeff Sessions si è dimesso con effetto immediato su richiesta dello stesso Donald Trump.
Whitaker ministro della giustizia ad interim
"Ringraziamo il ministro della Giustizia Jeff Sessions, e gli auguriamo il meglio", ha twittato il presidente americano, annunciando che Matthew Whitaker, capo dello staff di Sessions, sarà temporaneamente ministro della giustizia ad interim. "Un sostituto permanente sarà nominato successivamente".
Trump contro i Dem per le possibili indagini
Dopo aver teso la mano ai Dem, Donald Trump ha comunque ammonito il partito rivale sulle potenziali indagini che potrebbero avviare dopo aver riconquistato la Camera alle elezioni di Midterm: "Possono giocare a questo gioco ma noi possiamo giocare meglio, io di solito sono più bravo", ha detto il presidente.
Sul muro in Messico e il Russiagate
Trump non si è limitato a commentare i risultati elettorali, ha anche rilanciato la necessità di finanziare il muro col Messico nella speranza di "poter lavorare anche su questo con i democratici dopo che hanno riconquistato la Camera". Tuttavia, il tycoon ha precisato che non pensa di arrivare necessariamente a uno shutdown del governo. "Abbiamo bisogno dei soldi per costruire il muro, tutto intero, non pezzi. Abbiamo bisogno del muro, molti democratici lo sanno e dovremo vedere cosa succede", ha aggiunto. Poi una battuta anche sul Russiagate: "Non sono preoccupato dall'inchiesta" sul Russiagate, ha detto, perché la ritiene una "bufala" e ha assicurato che non vi metterà fine.
Il battibecco con il giornalista Cnn: "Lei è un maleducato"
Durante la conferenza stampa post elezioni, anche un duro battibecco tra Donald Trump e il corrispondente della Cnn alla Casa Bianca Jim Acosta. Quando il giornalista ha ricordato come la carovana di migranti in cammino dal Messico sia composta da povera gente e di come il tycoon l'abbia dipinta durante la campagna elettorale, Trump ha risposto seccato: "Tu sei un maleducato, un nemico del popolo, la Cnn dovrebbe vergognarsi di averti come corrispondente alla Casa Bianca. Io governo, tu pensa alla Cnn", ha proseguito il presidente cominciando a passeggiare nervosamente avanti e indietro, mentre il personale della Casa Bianca cercava di togliere il microfono al giornalista. Più tardi Trump non ha risposto nemmeno a un'altra giornalista della Cnn: "Si rimetta a sedere - ha detto Trump - lei è una maleducata, ha interrotto un collega".
Nessuna "Blue wave"
Come ha affermato il tycoon, le urne hanno detto che effettivamente non c'è stata l'onda blu dei democratici, anche se i Dem sono riusciti dopo otto anni a riconquistare il controllo della Camera. Il Senato invece è rimasto ai repubblicani, che hanno anche aumentato il numero di seggi. Lo stesso Trump, quando i risultati sono diventati chiari, aveva già scritto su Twitter: "E' stata una grande notte".