Bolivia, monta la rabbia dei coltivatori di coca: tutti contro Morales

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I coltivatori di coca, principalmente provenienti dalla regione di Yungas, hanno protestato a La Paz, capitale amministrativa della Bolivia, contro il governo del presidente boliviano Evo Morales. Secondo gli agricoltori l’esecutivo avrebbe attuato una legge iniqua che favorirebbe alcune zone del Paese a svantaggio di altre. La manifestazione è stata indetta dopo la morte di due agricoltori che sono deceduti mentre protestavano contro l'eradicazione di una piantagione illegale –

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Il governo, nel 2017, ha approvato una legge che favorisce la diffusione di piantagioni di coca nella regione di El Chapare, nel centro del paese, a discapito di altre zone della Bolivia. Evo Morales, prima di buttarsi nella politica nazionale, era tra i rappresentati sindacali dei coltivatori di El Chapare –

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La legge prevede l’innalzamento della superficie legale delle piantagioni che possono arrivare fino a 22mila ettari, ma impone l’eradicazione di tutte le coltivazioni giudicate 'illegali', che nel Paese sono molto diffuse. La foglia di coca, in Bolivia, viene coltivata per usi medici e alimentari ma una parte notevole della produzione contribuisce al ricco traffico di cocaina –