Il presidente Usa: "Orgogliosi. Risultati migliori di quanto ci aspettavamo". Il leader nordcoreano: "Abbiamo deciso di lasciarci passato alle spalle". Firmato documento comune: impegno a "lavorare verso completa denuclearizzazione della penisola coreana"
Intesa sulla "completa denuclearizzazione e sicurezza per una pace duratura". Ma restano sanzioni. Lo storico incontro a Singapore tra Donald Trump e Kim Jong-un è avvenuto poco dopo le 9 (le 3 in Italia): il presidente Usa e il capo della Corea del Nord si sono ritrovati sul patio del Capella Hotel, sull'isola di Sentosa, attraversando due porticati opposti (LE FOTO). Con il tappeto rosso sistemato ovunque e le bandiere dei due Paesi come sfondo, i leader si sono stretti la mano per la prima volta da 70 anni. Poi il faccia a faccia, durato circa 45 minuti, la riunione allargata e il pranzo. E, alla fine, la firma di un documento comune sui negoziati per la "denuclearizzazione completa della penisola coreana". "Siamo orgogliosi dell'incontro, la nostra relazione sarà molto diversa rispetto al passato. Abbiamo raggiunto risultati migliori di quanto ci aspettavamo", ha commentato Trump. E Kim: "Abbiamo avuto un incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle, il mondo vedrà un importante cambiamento". La reazione della Cina: summit ha "un importante e positivo significato e ha dato il via a una nuova storia".
"Lavorare verso la completa denuclearizzazione"
Nel documento (prima della firma un dirigente della sicurezza nordcoreano, con guanti in lattice, ha ispezionato la penna usata per siglare l’accordo), Trump e Kim si sono impegnati a "lavorare verso la completa denuclearizzazione della penisola coreana", facendo sforzi congiunti per "costruire una pace duratura e stabile". Si menziona anche l'avvio di "nuove" relazioni" tra Usa e Corea del Nord. Trump, per accompagnare il processo, ha promesso "garanzie sulla sicurezza". Secondo il presidente Usa, l'accordo è "completo" e permette di dare il via al processo di denuclearizzazione "molto velocemente". In una conferenza alla fine del summit, Trump ha definito il vertice “storico” e ha parlato di un incontro “onesto, diretto e produttivo”: da qui parte “un messaggio di pace” per il mondo, ha detto. Ha poi specificato che “davanti a Kim c’è un’opportunità senza precedenti” e che “le sanzioni rimarranno in vigore fino alla completa denuclearizzazione”. Il tycoon ha definito Kim un negoziatore “sveglio e abile”, ha spiegato che lo incontrerà “molte volte”, che hanno costruito "un legame molto speciale" e che lo inviterà “assolutamente alla Casa Bianca” al momento opportuno.
Faccia a faccia durato circa 45 minuti
L'incontro tra Trump e Kim, tra sorrisi e strette di mano, si è svolto in un'atmosfera cordiale. “Nice to meet you Mr. president”, sono state le prime parole in inglese del “supremo comandante” quando ha incontrato il tycoon. La stretta di mano tra i due è durata più di 10 secondi, con Trump che ha rafforzato il contatto con Kim poggiando brevemente anche la mano sinistra sul braccio destro del leader nordcoreano. Poi, i due si sono messi in posa per i flash dei fotografi e le telecamere. “È un onore essere qui", ha detto Trump prima di dare il via al faccia a faccia - a cui hanno assistito i soli interpreti - che è durato circa 45 minuti. Ha detto di sentirsi "veramente bene", avendo Kim seduto sulla poltrona alla sua sinistra. "Non era facile arrivare qui... C'erano ostacoli ma li abbiamo superati per esserci", ha ribattuto il leader nordcoreano, che ha eluso la questione denuclearizzazione. "Molti potrebbero pensare a un film di fantascienza", ha ironizzato. Alla fine del colloquio, mentre si spostavano in un'altra sala per il meeting allargato, Trump ha avuto il tempo per una battuta a uso dei media: è andato "molto, molto bene", ha affermato, anticipando che i due hanno già una "eccellente relazione".
Riunione allargata sul nucleare
Alla riunione allargata, dedicata alla questione del nucleare, hanno preso parte anche il segretario di Stato Mike Pompeo, il capo di gabinetto John Kelly e il consigliere sulla Sicurezza nazionale John Bolton; mentre per la parte nordcoreana, il braccio destro del leader Kim Yong-chol, il ministro degli Esteri Ri Yong-ho e Ri Su-yong, presidente della Commissione diplomatica della Suprema assemblea del popolo. Con Kim Jong-un "risolveremo un grande problema, un grande dilemma", ha detto Trump sul nucleare, assicurando che “lavorando insieme ce ne faremo carico". "Ci saranno sfide davanti ma lavoreremo con Trump. Supereremo tutti i tipi di scetticismo e le speculazioni su questo summit e credo che questo sarà un bene per la pace", ha detto Kim secondo il pool dei corrispondenti della Casa Bianca. "Non vedo l'ora di lavorare con lei", la replica di Trump.
“Incontro andato meglio del previsto”
Dopo il meeting c’è stato il pranzo di lavoro, dove sono proseguite le conversazioni. Un menù a base di sapori asiatici e occidentali. Come antipasti un cocktail di gamberetti con insalata di avocato, kerabù di mango verde condito con miele di lime e piovra fresca, cetriolo ripieno alla coreana (Oiseon). Poi i due leader si sono concessi una breve passeggiata. “Abbiamo fatto un sacco di progressi, l'incontro è andato meglio di quanto chiunque potesse aspettarsi", ha detto Trump. Poi, il siparietto. Il tycoon ha mostrato al leader 'the beast', la macchina presidenziale del capo della Casa Bianca. Trump ha aperto anche lo sportello a Kim Jong-un. E ha scherzato coi fotografi: “Fate buone foto, che ci facciano apparire gradevoli, belli e magri”.