Florida, fermato nella scuola della strage il fratello del killer
MondoZachary Cruz è stato fermato per essersi introdotto nel liceo di Parkland dove il 14 febbraio il fratello Nikolas ha ucciso 17 persone. Ha detto di essersi recato sul luogo del massacro per "riflettere e rendersi conto"
Zachary Cruz diceva di sentirsi responsabile per le azioni del fratello
Il soprintendente delle scuole della contea, Robert Runcie, ha dichiarato al Sun Sentinel che l'azione di Cruz non è stata una vera e propria violazione perché "è entrato da un cancello che era aperto". Ma ha ammesso che la sua presenza a scuola era "strana" ed ha "inquietato molte persone". Agli investigatori, Zachary aveva detto di sentirsi "in qualche modo responsabile" per le azioni del fratello - che ora rischia la pena di morte per il massacro del 14 febbraio - e di pentirsi di averlo "bullizzato" quando erano piccoli.
Omicidio premeditato, 17 capi d'accusa per Nikolas Cruz
L’accusa del processo nei confronti di Nikolas Cruz non ha escluso di chiedere la pena di morte. Il ragazzo autore della strage è stato incriminato con 17 capi d'accusa per omicidio premeditato. Il suo avvocato ha fatto sapere che potrebbe dichiararsi colpevole dei suoi crimini proprio per evitare la pena capitale. Cruz è attualmente detenuto senza possibilità di cauzione. Per compiere la strage aveva utilizzato un fucile d'assalto semiautomatico ottenuto legalmente e si era equipaggiato con una maschera antigas, bombe fumogene e molti caricatori. Il suo passato è segnato da problemi psichiatrici e da violenza. Era stato allontanato dal liceo di Parkland dopo un litigio con il fidanzato della sua ex ragazza. La strage ha riportato alla ribalta il tema dell'accesso facile alle armi negli Stati Uniti: un mese dopo la strage migliaia di studenti delle scuole americane hanno protestato davanti alla Casa Bianca e a Capitol Hill, e nelle piazze di molte città. Contestazioni che hanno infastidito la Nra, la potente lobby americana delle armi.