
Joshua Wong, Nathan Law e Alex Chow sono stati incarcerati per il ruolo avuto nella protesta che nel 2014 bloccò la città per 79 giorni. I tre, condannati a pene tra i 6 e gli 8 mesi, non potranno candidarsi a cariche politiche per cinque anni. LA FOTOGALLERY

L'Alta Corte di Hong Kong ha ribaltato il verdetto di primo grado e ha condannato tre leader del "Mmovimento degli ombrelli" a pene tra i 6 e gli 8 mesi di carcere. Joshua Wong, Nathan Law e Alex Chow non potranno, inoltre, candidarsi a cariche politiche fino al 2022. I tre sono accusati di aver svolto un ruolo di primo piano la protesta pro-democrazia del 2014 andata in scena nell'ex colonia britannica –
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"Non abbiamo alcun rammarico", ha detto Law (il primo a sinistra nella foto) prima di entrare nel palazzo per il responso. "Qualsiasi cosa accada, il mio cuore è libero. Quello che ho fatto rende onore alla giustizia e ai valori in cui crediamo" –
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Circa 100 persone, nella notte del 26 settembre 2014, si radunarono nel piazzale del palazzo governativo di Hong Kong per dare il via a una protesta: 74 di loro, quasi tutti studenti, furono arrestati il giorno dopo per manifestazione non autorizzata –
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La protesta, che prese il nome di "Occupy Central", cominciò come un boicottaggio studentesco trasformandosi in seguito in una manifestazione molto più grande (che durò 79 giorni) a favore della democrazia e contro il progetto di riforma elettorale. Uno dei simboli della protesta diventarono gli ombrelli multicolori che molti dei manifestanti avevano con con sé –
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Joshua Wong (il primo a sinistra nella foto), nel 2016 sull’onda del successo raccolto dal "Movimento degli ombrelli" ha fondato il partito politico Demosisto, partendo dalla convinzione che "l’attivismo da strada non è abbastanza". La parola scelta è figlia della fusione tra il vocabolo greco "demos" e quello latino "sisto", che potrebbe essere tradotto con "sto con il popolo". I cardini su cui si fonda il partito sono la non-violenza e l’autodeterminazione –
Il sito internet di Demosisto
Wong, commentando la condanna, ha dichiarato di essere "onorato" di aver preso parte alla lotta: "La prigione non è la prospettiva ideale, ma se giovani persone imprigionate non mollano, non c’è ragione che lo facciano quelle che sono fuori" –
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Più di un centinaio di sostenitori hanno manifestato solidarietà ai tre fuori dalla sede dell'Alta Corte. Dopo la sentenza Chow, che in passato è stato segretario della Federazione degli studenti, ha incitato a "perseverare malgrado i tempi difficili" e a reiterare la fiducia nella giustizia, nella libertà e nella democrazia –
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Wong è stato condannato a sei mesi di prigione, Law a 8 e Chow a 7. I tre leader, nel primo grado di giudizio, avevano evitato la prigione perché la corte aveva riconosciuto nel loro operato "altruismo" animato da "ideali di alta portata" –
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