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Elezioni Uk, pareggio nel confronto tv a distanza tra May e Corbyn

Mondo
(Getty)

Secondo duello, a distanza per volere della premier, tra la leader conservatrice e il candidato laburista in vista dell'8 giugno. Brexit tra i temi più caldi. May ha difeso la scelta di indire le elezioni, Corbyn ha assicurato di poter negoziare con l'Ue. SPECIALE-VIDEO

Si è concluso con un sostanziale pareggio, secondo gli esperti, l’ultimo confronto televisivo tra la premier conservatrice Theresa May e il laburista Jeremy Corbyn (qui il primo confronto). Un pareggio che, quindi, non sembra abbia cambiato gli equilibri in vista delle elezioni britanniche dell’8 giugno, nelle quali si prospetta un testa a testa tra i due partiti.

Duello a distanza

Il dibattito tra i due leader, andato in onda sulla Bbc, si è svolto a distanza: prima May e poi Corbyn hanno risposto alle domande del pubblico e del conduttore. La premier, infatti, ha rifiutato di partecipare a un vero e proprio faccia a faccia, giustificando la sua decisione con il desiderio di “ascoltare la voce degli elettori” prima di “discutere con gli altri politici”. “È una vergogna che Theresa May non abbia preso parte a un faccia a faccia”, ha subito attaccato Corbyn. Al centro del duello tv ci sono state le priorità per la Brexit e le misure sociali.

May: “Ho avuto le palle di indire le elezioni”

La premier ha difeso la necessità di un governo solido che garantisca il “successo” nei futuri negoziati con Bruxelles sulla Brexit e ha accusato l'opposizione di turbare il processo. “Credo che l'opinione più diffusa nel Regno Unito sia che la decisione di uscire dall'Ue è stata presa. Eleggiamo semplicemente un governo che metta mano al processo e raggiunga un buon accordo”, ha sostenuto. May ha assicurato di non essersi pentita per la decisione, annunciata il 18 aprile, di convocare elezioni anticipate e ha respinto al mittente una domanda del pubblico che l'accusava di aver scelto il voto per interessi politici. “Ho avuto le palle di indire le elezioni. Sarebbe stato facile proseguire altri due anni come primo ministro. L’ho fatto per il Paese”, ha detto la premier.

Corbyn: pronto a raggiungere accordo “ragionevole” con Ue

Da parte sua, Corbyn ha assicurato di voler rispettare, se sarà premier, il risultato del referendum del 23 giugno scorso, e si è detto pronto a guidare con la sua squadra il negoziato con Bruxelles. Ha assicurato, inoltre, che garantirà immediatamente i diritti dei cittadini comunitari che vivono nel Regno Unito e che punterà su un accordo commerciale con l'Europa. È necessario “conservare l'accesso ai mercati europei”, ha insistito Corbyn. Il leader laburista ha garantito che non userà toni “minacciosi” con l'Ue e allo stesso tempo cercherà di costruire un rapporto di fiducia con Bruxelles, per raggiungere un accordo “ragionevole”.

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