Cadillac, Pontiac, Buick e Mercury sono solo alcune delle vetture storiche di Mohammed Muhyddin Anis. Veicoli che hanno perso lo splendore di un tempo e oggi portano i segni del conflitto. LA GALLERY
Mohammed Muhyddin Anis ha vissuto nella parte orientale di Aleppo prima di dover abbandonare la propria casa a causa dell’occupazione dei ribelli. Una volta tornato ha scoperto che la battaglia e i bombardamenti indiscriminati, siriani e russi, non hanno risparmiato nulla, nemmeno la sua collezione d’auto -
Il reportage di Agence France-Presse su Anis
Figlio di un ricco imprenditore tessile, Anis ha ereditato la passione per le auto d’epoca dal padre che amava girare per la città con una Pontiac del 1950 -
Negli anni Anis è arrivato a possedere una collezione di 30 veicoli, principalmente auto americane degli anni Quaranta e Cinquanta, che allo scoppio del conflitto si era ridotta a 20 esemplari. Nella foto la sua Hudson Commodor del 1949 -
La vita ad Aleppo, tra guerra e ricerca di normalità
Per proteggere le sue automobili, una volta scoppiata la guerra, aveva deciso di dividerle: una parte nella zona in mano ai ribelli e la restante in quella occidentale controllata dal regime. Ma in entrambi i casi non sono state risparmiate dal conflitto e dai bombardamenti -
Aleppo, via libera dell’Onu all’invio degli osservatori
Intervistato dall’Agence France Presse (Afp), Anis ha raccontato che negli anni Settanta, dopo aver studiato medicina a Saragozza, in Spagna, ha vissuto a Torino, dove ha imparato l’italiano e tradotto in arabo un manuale della Fiat -
Siria, l'evacuazione di civili e feriti da Aleppo Est
Dopo il periodo all’estero Anis è ritornato ad Aleppo e ha aperto un’azienda di cosmetici, ma le auto sono sempre rimaste la sua passione. Oggi, nonostante la devastazione lasciata dal conflitto, non ha perso la speranza e si aggrappa ai ricordi di un tempo ascoltando le canzoni di Mohamed Dia al Din al grammofono e fumando una vecchia pipa -
Civili e feriti lasciano Aleppo est, ma si spara sui convogli
Anis, soprannominato "il lupo bianco", è molto conosciuto a Chaar, il suo quartiere, dove i bambini sono sempre stati rapiti dalla bellezza delle sue automobili americane. Nella foto quello che resta di una splendida Plymouth del 1947 -
Siria, bombe su Aleppo Est. Su Twitter account racconta la guerra
Anis ha lasciato la città solo durante gli ultimi due mesi di combattimenti tra ribelli e l'esercito siriano, prima che quest’ultimo riconquistasse Aleppo alla fine di dicembre 2016 -
Siria, il dramma di Aleppo: tutti gli ospedali sono fuori uso
Della collezione di auto di Anis restano soltanto tredici automobili, delle quali sette sono custodite in un deposito. Di quelle danneggiate ne parla come se fossero "ferite" e ha annunciato ai giornalisti di Afp la volontà di ricominciare ad alimentare la sua passione comprandone delle altre -
Siria, stop all’evacuazione di Aleppo
Tra le macchine preferite di Anis ci sono sicuramente le Chevrolet, come questa Apache del 1958 che si è ripromesso di sistemare -
Siria, bombe e morti ad Aleppo. L'appello del Papa