
Al memoriale di Charlottenburg, il quartiere della città tedesca teatro dell'attentato del 19 dicembre scorso, i berlinesi ricordano i morti causato dall'attentato di Anis Amri. LA GALLERY - IL VIDEO

A un mese dall'attentato che il 19 dicembre 2016 fece 12 vittime e 56 feriti in un mercatino di Natale a Berlino, la città ricorda i suoi morti con un memoriale nel luogo in cui si schiantò il tir guidato da Anis Amri -
Così il tir si è scagliato sulla folla
Fiori, candele e fotografie ricordano le vittime dell'attentato. Tra i 12 morti c'era anche un'italiana, Fabrizia Di Lorenzo, 31enne di Sulmona -
Il rientro della salma di Fabrizia
Lunedì a Berlino c'è stato un momento di commemorazione interreligiosa che aveva coinvolto le famiglie delle vittime, con un appello a “non usare la religione per giustificare la violenza” fatto dai leader spirituali cattolici, ebrei e musulmani -
La fuga di Anis Amri
Il camion guidato da Anis Amri era entrato alle 20.02 del 19 dicembre nell'area in cui era in corso il mercatino, affollatissimo nei giorni che precedevano il Natale, travolgendo bancarelle e persone per circa 50 metri -
Il racconto dei testimoni dell'attentato di Berlino
Łukasz Urban, l'autista polacco a cui era stato rubato il camion, è stato trovato ucciso a bordo del mezzo. Avrebbe lottato fino alla fine per fermare l'attentatore -
Il tir di Berlino rubato a poche ore dall'attacco
Dopo l'impatto, alcuni testimoni avevano visto Amri abbandonare il tir e fuggire. Sotto il sedile erano stati ritrovati i suoi documenti ed era subito partita una caccia all'uomo internazionale -
La taglia da 100mila euro
Nei giorni successivi l'attentato era stato rivendicato dall'Isis. Nel frattempo, mentre continuavano le ricerche di Amri, il mercatino natalizio era stato riaperto. I funerali delle vittime si erano tenuti qualche giorno più tardi -
La rivendicazione dell'Isis
Nella notte del 22 dicembre Amri era stato ucciso a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, in una sparatoria dopo un controllo di polizia all'esterno della stazione ferroviaria -
Gli agenti che hanno fermato Amri
Amri arrivò a Lampedusa nel 2011 insieme ad altri migranti e fu ospitato nel centro di accoglienza temporanea dell'isola, dove però prese parte a una rivolta, per la quale venne condannato a quattro anni di carcere -
La strage di Lampedusa
Proprio in carcere, l'attentatore di Berlino si sarebbe radicalizzato. Rilasciato nel 2015, Amri rifiutò il rimpatrio in Tunisia dirigendosi in Germania, dove fece domanda d'asilo. Era conosciuto anche dalle autorità tedesche: condannato in contumacia per furto aggravato, era stato arrestato più volte per droga -
Amri ucciso a Sesto