Milano, frode su bonus edilizi: lavori su 14mila edifici fantasma. Sequestrati 284 milioni

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Indagate otto persone: devono rispondere di accesso abusivo a sistema informatico, tentata truffa e truffa ai danni dello Stato

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La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura, ha sequestrato 284 milioni di euro di crediti di imposta inesistenti, ritenuti il frutto di una massiccia frode nell'ambito del cosiddetto ecobonus edilizio. Otto gli indagati nell'inchiesta, coordinata dal pm Cristian Barilli e dall'aggiunto Eugenio Fusco e condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Gdf in collaborazione con la Squadra Reati informatici della Procura milanese. Devono rispondere di accesso abusivo a sistema informatico, tentata truffa e truffa ai danni dello Stato. 

La frode

Ai fini della cessione dei crediti, sarebbero stati segnalati all'Agenzia delle Entrate lavori su circa 14 mila immobili in tutta Italia. Di questi però, in base alle verifiche catastali, solo 85 esistono realmente e comunque sono risultati estranei ai lavori connessi all'agevolazione fiscale. 

La denuncia

Le indagini sono scattate, prima dell'estate, dopo la denuncia presentata alla Guardia di Finanza da un noto intermediario finanziario milanese, che aveva trovato inseriti nel proprio cassetto fiscale crediti di imposta per 50 milioni che mai aveva accettato. Secondo gli accertamenti, i crediti sarebbero stati caricati sul portale relativo alla cessione dei crediti dell'Agenzia delle Entrate a fronte di sconti in fattura per un totale di circa 14 mila interventi di ristrutturazione edilizia, sulla carta eseguiti da imprese di costruzione di tutta Italia, poi risultate essere non solo evasori totali, ma anche prive di personale e strutture per svolgere le attività. Dalle verifiche i lavori non sono mai avvenuti e gli edifici sono risultati inesitenti. 

Frode del bonus edilizia per comprare Ferrari e Lamborghini: scatta il sequestro. Gli indagati sono due: un 49enne di Legnano (Milano) e un 48enne residente a Uboldo (Varese). I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese e Milano hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal gip di Busto Arsizio, al termine di un'indagine che ha interessato un sistema di frodi nell'ambito del "bonus facciate". In particolare, l'attività ha riguardato crediti indebitamente generati da una società edile e dal suo rappresentante legale con il sistema della sovrafatturazione per due milioni di euro. Gli investigatori hanno sequestrato 15 auto d'epoca e di lusso (Ducati, Honda, Vyrus e altre), 10.000 euro di quote della società e un orologio Rolex Yachtmaster in oro, trovato in una perquisizione, dal valore di circa 30.000 euro. Alla società sono state sequestrate diverse auto di lusso: Lamborghini Huracan STO, Ferrari 812 Superfast, Ferrari 488, Ferrari FF, Ferrari F8 e una da pista chiamata Radical, usate sia dal rappresentante legale per fini personali sia per un business che gli indagati stavano ideando nel noleggio delle auto in cui versare il provento della frode.
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