
Fonteno, salva la speleologa Ottavia Piana intrappolata a 150 metri in una grotta. FOTO
La speleologa 31enne, infortunata a una gamba, è uscita dalla grotta in cui era rimasta intrappolata dalla sera di domenica 2 luglio. Concluso il lungo e complesso intervento di recupero dei soccoritori

La speleologa Ottavia Piana è stata portata fuori dalla grotta Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo. Le operazioni di soccorso sono state difficili, riferiscono fonti dei soccorritori, perché la giovane donna ha una frattura a una gamba già operata nove anni fa
Il salvataggio della speleologa Ottavia Piana
Se l'è procurata domenica pomeriggio mentre si arrampicava cadendo e sbattendo la gamba contro la parete. La speranza era di tirarla fuori ieri sera ma il peggioramento delle condizioni meteorologiche non lo ha consentito e tutto è stato rinviato a oggi

C'è da dire che il percorso all'interno della grotta viene considerato non particolarmente complesso ed è possibile camminare anche in piedi

Il problema è che la frattura rende tutto più complicato per Ottavia che si era calata per aprire una via nuova. Sono una sessantina le persone che sono state impegnate nei soccorsi

La barella con Ottavia Piana è stata trasportata lungo il meandro che precede i salti roccia prima dell'uscita dalla grotta Bueno Fonteno

Lo aveva annunciato il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. A causa del maltempo e della pioggia, in nottata - spiegano i soccorritori - c’è stato un piccolo stop alle operazioni per l'incremento della portata d'acqua sui salti verticali

Le condizioni di Ottavia sono stabili dopo una notte a dir poco complicata. L’istruttrice ha riportato una seria lesione al ginocchio

Non è chiaro ancora se sia infortunata cadendo da una parete o dopo essere stata colpita da un masso che le è franato sulla gamba: la speleologa è stata affiancata costantemente dal personale del Soccorso alpino, in stretto e continuo contatto con medico e infermiere

La pioggia caduta anche all'interno della grotta ha reso ancora più difficili le operazioni, già delicate per il poco spazio, per far passare la barella e portare in salvo la speleologa

Il luogo dell'incidente, fa sapere il Soccorso Alpino, "presenta una morfologia complessa e ancora in esplorazione", "una grotta molto stretta e bagnata"

Non solo. Ci sono anche "diverse verticali, tra cui un pozzo di 55 metri, all'interno del quale è presente una cascata, che è stata imbrigliata per permettere la progressione dei soccorritori e della barella"