Milano, designer americana denuncia di essere stata stuprata al parco di Trenno

Lombardia

La donna, 27 anni, ha riferito alla polizia locale di essere stata aggredito nel pomeriggio di ieri 26 maggio. Non ha voluto in seguito farsi visitare nel centro antiviolenza della clinica Mangiagalli e ha fatto perdere le sue tracce. Indagini in corso 

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Ennesimo caso di violenza sessuale a Milano. Una donna statunitense di 27 anni ha denunciato di essere stata stuprata nel pomeriggio del 26 maggio all'interno del parco di Trenno, area che si trova alla periferia Nord-Ovest di Milano. La giovane attorno alle 18 è stata vista uscire a piedi scalzi e barcollante dall'area verde in evidente stato di sofferenza. Un passante l'ha avvicinata per chiederle se fosse tutto a posto e, visibilmente sotto shock e in un misto di italiano e inglese, la 27enne ha spiegato di stare male e di essere stata aggredita. Arrivata una pattuglia della Polizia locale è scoppiata a piangere: "Sono stata violentata lì nel parchetto da uno sconosciuto".

La donna non ha voluto farsi visitare 

Nella zona, poco distante dal centro commerciale Bonola, di solito c'è passaggio, nell'area verde molti runner. Nessuno, però, stando alle prime verifiche, si sarebbe accorto dell'aggressione. Gli agenti hanno in seguito accompagnato la donna, ancora in stato di forte agitazione, al centro Soccorso Violenze Sessuali e Domestiche della clinica Mangiagalli, dal quale la 27enne si è poi allontanata volontariamente senza farsi visitare. Gli agenti della Polizia locale sono al lavoro per rintracciarla e anche per identificare il presunto autore del quale la donna, una designer, ha fornito una scarna descrizione. Sul caso, di competenza del pm turno Nicola Rossato, stanno lavorando gli investigatori dell'Unità tutela donne e minori della Polizia locale.

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La 27enne ha fatto perdere le sue tracce e gli agenti temono che possa avere bisogno di assistenza. Dal punto di vista giudiziario, invece, il fatto che se ne sia andata prima della visita presso la Clinica Mangiagalli non permette di basarsi su elementi certi in merito all'allarme che la giovane ha lanciato. Manca anche la formalizzazione della denuncia. Secondo quanto si è appreso, nei momenti in cui si è presentata in strada, visibilmente sconvolta, e anche successivamente con i soccorritori, non è stata in grado di spiegare bene cosa sia successo. Gli investigatori stanno recuperando i filmati delle telecamere e sentendo gli abituali frequentatori della zona per tcercare riscontri. 

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