Stupri a Milano, Piantedosi: “Casi in calo in zona stazione”

Cronaca

Nel quadrante della stazione sono calati del 39% rispetto al 2019, se dessimo importanza al dato statistico emergerebbe una valenza dei servizi che stiamo facendo", ha detto il ministro dell'interno giunto in città per un incontro in prefettura. "Un presidio costante e dinamico" intorno alla stazione Centrale, è quanto chiesto dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, all'incontro

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"Sul tema violenza esiste un problema di sicurezza sono qui per dare segno tangibile. sono solito presenziare nei momenti difficili e di discussione per dare un contributo di giusta interpretazione dei fenomeni", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Sky TG24, giunto a Milano per un incontro in prefettura dopo i diversi casi di violenza sessuale registrati negli ultimi giorni in città.

Piantedosi: “In calo i casi nella zona della stazione”

"Abbiamo fatto una verifica da inizio anno, abbiamo confrontato i dati parametrandoli con l'anno 2019 (prima del Covid). Nel quadrante della stazione sono calati del 39% rispetto al 2019, se dessimo importanza al dato statistico emergerebbe una valenza dei servizi che stiamo facendo", ha aggiunto Piantedosi.

Il fermo del presunto autore della violenza sessuale dello scorso aprile nei pressi della Stazione Centrale "è un segnale particolare, molto importante per Milano – ha proseguito il ministro sottolineando – L'impegno straordinario di magistratura e forze di polizia per garantire la sicurezza nella città metropolitana”.

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Sala: “Chiedo un presidio costante e dinamico in Centrale”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha chiesto "un presidio costante e dinamico" intorno alla stazione Centrale. Lo ha spiegato al termine del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza in prefettura. Un presidio costante e dinamico "per dare fastidio a chi dà fastidio". Sulla situazione complessiva dei reati nel capoluogo lombardo, Sala ha spiegato che i dati "tengono conto del fatto che a Milano si denuncia molto più che nel resto d'Italia e in Europa". Il capoluogo lombardo deve tener conto inoltre della presenza di "1500 minori non accompagnati: 1200 nei luoghi d'accoglienza e 300 che bisogna trovare. Sono persone che arrivano con un bisogno tremendo: anche da questo punto di vista abbiamo bisogno di rafforzare la gestione" del fenomeno e si tratta di un "problema delicatissimo".

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