"Se ci si vuole impegnare, si potrebbe portare all'approvazione in Parlamento entro l'estate della legge definitiva", soprattutto con Roberto Calderoli ministro "che se ne occupa", ha detto il governatore a cinque anni dal referendum sull'Autonomia che si è svolto in Lombardia e Veneto
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Sull'autonomia "se ci si vuole impegnare, si potrebbe portare all'approvazione in Parlamento entro l'estate della legge definitiva". Lo sostiene il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Secondo il governatore a cinque anni esatti dal referendum con cui Veneto e Lombardia l'hanno chiesta "sono stati fatti passi avanti e indietro". E ora con Roberto Calderoli ministro "che se ne occupa - ha detto Fontana all'ANSA - cioè la persona che più conosce regolamenti, diritto e riforme, è il momento decisivo per realizzarla. Sono convinto - ha aggiunto - sia necessaria al Paese da sempre e ora più che mai" ha aggiunto sottolineando che "il centralismo non funziona da nessuna parte".
"Centralismo non funziona da nessuna parte"
La legge delega, cioè il disegno di legge sull'attuazione dell'autonomia differenziata che delinea come va approvato l'accordo fra Stato e regioni una volta fatto, "credo che possa essere approvata a brevissimo, magari entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo". E una volta raggiunto l'accordo Stato Regioni, l'approvazione definitiva si potrebbe avere "entro luglio". D'altronde l'autonomia "serve" e ora "di più perché non possiamo andare come nell'Ottocento, abbiamo bisogno si ricominci ad andare veloci nel dare risposte ai cittadini". E, secondo Fontana, chi è più vicino a loro può rispondere meglio. "Il centralismo non funziona da nessuna parte, anche in Francia lo stanno in parte rivedendo. Nella mia Regione - ha aggiunto - stiamo già facendo non politiche centralistiche ma a favore dei territori collaborando con gli enti locali, e le cose funzionano". E se funzionano in una Regione che è grande come alcuni Stati, "non vedo perché non debbano funzionare a livello nazionale". E chi parla di una sperequazione fra Regioni con l'autonomia, "dico di studiare prima di parlare. E se dopo aver studiato sono dello stesso giudizio, vuol dire - ha concluso - che sono in malafede".