È accusato insieme ad altri quattro cittadini russi di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. Il mandato di arresto internazionale è stato emesso dal Dipartimento di Giustizia statunitense
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È stato arrestato a Malpensa l'imprenditore russo Artem Uss, figlio 40enne del governatore del territorio di Krasnoyarsk, Alexander Uss, su richiesta degli Stati Uniti. Lo ha reso noto l'ambasciata della Federazione russa su Facebook. A quanto si è appreso, è accusato insieme ad altri quattro cittadini russi di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. Oltre a loro sono coinvolti anche due commercianti di petrolio di nazionalità venezuelana. L'arresto è stato convalidato dalla Corte d'Appello di Milano.
Bloccato prima di imbarco verso Istanbul
Uss, accusato di aver ottenuto tecnologia militare da società statunitensi, di aver contrabbandato milioni di barili di petrolio e riciclato decine di milioni di dollari per oligarchi russi, è stato bloccato mentre si stava imbarcando su un volo diretto a Istanbul in Turchia. Non era semplicemente in transito all'aeroporto ma pare fosse in Italia almeno da qualche tempo. Scortato dagli agenti della Polaria, è stato informato del mandato di arresto e condotto nel carcere di Busto Arsizio. Il legale Vinicio Nardo lo ha incontrato ieri in carcere. "L'ho incontrato e sta come uno che è stato messo in carcere, così sta", ha spiegato l'avvocato. Secondo la difesa, Uss non sapeva di essere destinatario di un mandato d'arresto internazionale. Oltre a quella del legale, Uss avrebbe ricevuto anche la visita in carcere di alcuni dipendenti del Consolato Generale russo di Milano.
Le accuse
Il mandato di cattura emesso nei suoi confronti dal Dipartimento di Giustizia statunitense fa riferimento a una serie di reati che hanno trasformato la vicenda in un caso di rilevanza internazionale. In base ai 12 capi d'imputazione, con Uss sono accusati - riferisce la Tass - anche i connazionali Yury Orekhov, fermato sempre lunedì in Germania, Svetlana Kuzurgasheva, Timofey Telegin e Sergey Tulyakov, e i commercianti di petrolio venezuelani Juan Fernando Serrano Ponce e Juan Carlos Soto. Per gli inquirenti americani sono coinvolti nell' "orchestrazione di un complesso sistema per ottenere illegalmente tecnologia militare statunitense e petrolio sanzionato dal Venezuela". Avrebbero contrabbandato milioni di barili di petrolio e riciclato decine di milioni di dollari per conto degli oligarchi russi attraverso una miriade di transazione con società di comodo e criptovaluta. Una vera e propria spy story nell'ambito della quale, per gli investigatori dell'Fbi, avrebbero "minato la sicurezza, la stabilità economica e lo stato di diritto di tutto il mondo".
Corte d'Appello ha convalidato arresto
Il giorno dopo l'arresto il provvedimento è stato convalidato 'de plano', senza udienza, dalla Corte d'Appello di Milano, presieduta da Giuseppe Ondei. Per domani mattina, invece, è fissata, sempre davanti alla Corte, l'udienza di audizione nella quale l'arrestato dovrà dare o meno l'ok all'estradizione. In caso di opposizione all'estradizione, potrà chiedere i domiciliari in attesa si concluda il procedimento di estradizione. Su questa istanza dovrà decidere un collegio della Corte dopo un'altra apposita udienza. Dopo l'arrivo degli atti dagli Usa, la Procura generale avrà un mese di tempo per formulare la sua requisitoria e il procedimento dovrà concludersi, col via libera o meno alla consegna del 40enne, in un massimo di 6 mesi. Attualmente gli atti con le accuse non sono in mano alla difesa e devono ancora pervenire anche alla Procura generale. Uss al momento resta in carcere a Busto Arsizio (Varese). Dopo l'arrivo degli atti dagli Usa, la Procura generale avrà un mese di tempo per formulare la sua requisitoria e il procedimento dovrà concludersi, col via libera o meno alla consegna del 40enne, in un massimo di 6 mesi.
Il padre governatore: "Connotazione politica è ovvia"
"La fornitura di prodotti petroliferi, attrezzature pubbliche e mezzi tecnici, liberamente venduti e acquistati in tutto il mondo, viene improvvisamente dichiarata illegale dalle autorità americane - ha scritto il governatore Alexander Uss su Telegram -. Come mai? Solo perché è fatto per il bene della Russia. La connotazione politica di queste accuse è ovvia".
"La Russia non lascerà senza risposta la caccia ai cittadini russi attraverso le forze dell'ordine e le agenzie di intelligence statunitensi", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, interpellata dalla Pravda, il principale quotidiano di Mosca. "Il cinismo di questa situazione - aggiunge - sta nel fatto che stiamo parlando di prendere in ostaggio i russi per il loro ulteriore utilizzo per scopi politici statunitensi". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA GUERRA IN UCRAINA).