Gas, Descalzi: “Senza infrastrutture inverno 2023-2024 sarà difficile”

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Lo ha affermato l’amministratore delegato dell’Eni intervenuto oggi a Bergamo all’evento annuale di Cultura Italiae “Semi”. Ha poi aggiunto: “L'Italia è un grande mercato di trasformazione che non ha energia

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"Senza le infrastrutture, ossia rigassificatori e stoccaggi più ampi, l'inverno più difficile sarà quello del 2023-24, non quello del 2022-23". Lo ha affermato l'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, intervenuto oggi a Bergamo all'evento annuale di Cultura Italiae “Semi 2022” (Storie di eccellenza, merito e innovazione).

Descalzi: “Italia grande mercato in trasformazione che non ha energia”

"Nel sistema energetico - ha ammonito - bisogna essere sovrabbondanti, se rimani a regime, a break even, e succede qualcosa vai in affanno. In questi anni abbiamo dato per scontato che l'energia fosse sempre disponibile, ma i nostri rigassificatori sono un terzo di quello che dovrebbero essere, e non abbiamo stoccaggi, l'Italia è un grande mercato di trasformazione che non ha energia".

“Sistema dev’essere sovrabbondante su materia prima e infrastrutture”

"Come Eni abbiamo portato gas - aggiunge - ma il sistema è fatto dalla materia prima e dalle infrastrutture, senza di queste non riesci a farcela. Noi porteremo 7 miliardi di gas liquido dal 2023 via nave, ma se non ci sono rigassificatori vanno da un'altra parte. Il sistema deve essere sovrabbondante sia sulla materia prima che sulle infrastrutture, con questi i prezzi calano immediatamente". "La forza di un'impresa - ha aggiunto ancora l'ad di Eni - è la sua cultura. È un processo che si sviluppa ma deve essere profondo".

"Sul gas in Europa ci sono interessi divergenti"

 L'Europa sul gas, "non riesce a muoversi unita, ci sono interessi divergenti". L'ad di Eni Claudio Descalzi osserva così l'iter della discussione sul price cap al gas che si sta svolgendo a Bruxelles. "In Europa non si parla di energia da 30 anni, quando poi diventano tutti esperti in 5 minuti è difficile trovare una soluzione", condensa il pensiero in una battuta l'ad di Eni. "L'Europa non è uno Stato, ci sono diverse culture, diversi mix di energia, anche diverse ricchezze, quando si parla di solidarietà è una fotografia", aggiunge.

 

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