Le esequie sono state celebrate nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, a San Giuliano Milanese. Un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara bianca al suo ingresso nella chiesa piena
Si sono tenuti oggi, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, a San Giuliano Milanese, i funerali di Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata lasciata in casa sola per sei giorni. All’esterno della chiesa. Un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara bianca al suo ingresso nella chiesa piena. Alcune mamme del quartiere Ponte Lambro, alla periferia di Milano, dove abitava la bambina, hanno accompagnato la lenta marcia del carro funebre, come in un breve corteo. Tra le mani uno striscione in rosa: "Volerò sulle ali del mondo nel cielo infinito. Resterò per sempre bambina, piccola Diana". Ad incorniciarlo, una foto che la ritrae con un abitino da principessa, un grande fiocco rosa in testa, attorno a lei un tappeto di palloncini. "Insieme a te è volato in cielo anche un pezzo del nostro cuore", le frasi sulle magliette indossate dalle donne. Alla cerimonia hanno partecipato, seduti ai primi banchi, in fascia tricolore, i sindaci di Milano, di San Giuliano e San Donato Milanese. In chiesa anche molte famiglie con bambini nei propri passeggini, tutti visibilmente commossi.
Il messaggio dell’arcivescovo
"Non comprendiamo come sia potuto succedere l'abbandono di una bambina fino all'esito tragico della morte di stenti. Condividiamo lo sconcerto e l'orrore". Questo un passaggio del messaggio dell'arcivescovo Mario Delpini letto durante la cerimonia: "Abitare in città - continua - dovrebbe significare far parte di una comunità e ogni solitudine dovrebbe trovare rimedio nell'attenzione reciproca e nell'operosa solidarietà. Riconosciamo la nostra impotenza. Preghiamo perché Diana abbia presso Dio quella pienezza di vita e di gioia che le è stata negata sulla terra. Preghiamo perché il dramma incomprensibile risvegli a compassione e a sapienza la mamma Alessia. Preghiamo perché lo Spirito di Dio ci aiuti a essere protagonisti di una storia di fraternità".
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L’omelia
"Viviamo un senso di impotenza profonda, per tutto quello che avremmo potuto fare se avessimo saputo. Questo non ce lo toglierà nessuno”, ha detto don Luca Violoni nella sua omelia. Diana "non aveva la parola, non ha potuto verbalizzare quello che ha provato o chiedere a parole un aiuto" ha osservato, ma "Dio non vuole che si perda, e neanche sua madre" perché "ciascuno di noi vale enormemente". Don Violoni ha poi citato il sociologo Zygmunt Bauman: "Sosteneva che siamo in una società liquida, mentre oggi verrebbe da dire che siamo in una società 'gassosa' dove il soggetto sembra squagliarsi su se stesso, incapace di azioni umane. Siamo qui per dire che vogliamo tutt'altro tipo di umanità e di relazioni". E, osservando i banchi della chiesa gremiti, ha notato: "C'è una comunità che non si rassegna e vuole costruire un modo di vivere diverso".
Applausi alle parole di un vicino
"Chiediamo solo che la giustizia faccia il suo percorso senza sconti di pena”. Così un vicino di casa della bimba, alle cui parole è partito uno scrosciante applauso dei presenti. "Non ci sono parole, siamo tutti sconvolti e increduli. E c'è tanta rabbia: perché è successo?", ha aggiunto.
Le parole del sindaco Sala
"Credo che sia molto importante che tutti segnalino i disagi. Non è questione di essere delatori ma di dare segnali, così il lavoro è facilitato" per le istituzioni. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine dei funerali. "Assolutamente" anche le istituzioni sono responsabili, ha aggiunto, ma "non è facile individuare i segni prima: le comunità sono fatte di grandi città ma anche di singoli quartieri. In questo periodo storico veramente tremendo ci deve essere responsabilità all'interno delle famiglie, nella comunità istituzioni e nella chiesa". Per il sindaco "deve prevalere l'umanità altrimenti sarà veramente difficile ricomporre tutte queste ferite che si stanno evidenziando nella nostra società". La vicenda di Diana, ha detto Sala, è "una tragedia che lascia allibiti. La cerimonia è stata molto emozionante e i pensieri vanno alla povera bambina. Anche da credente, quale sono, non è facile credere nella vita eterna. Ma sarebbe importante sapere che c'è un futuro anche per lei, e giustizia". Il sindaco ha spiegato che intende contribuire ai funerali: "Tra me e il sindaco di San Giuliano ce ne faremo carico senza problemi".