“Basta affari con chi finanzia le guerre. Il gas fossile uccide", si legge sullo striscione esposto dai manifestanti davanti alla Centrex. "Nel momento in cui finanziamo Gazprom, stiamo finanziando Putin e una guerra in cui parliamo da mesi", hanno spiegato
“Basta affari con chi finanzia le guerre. Il gas fossile uccide. Solidarietà a tutt* gli attivist* e le attivist* indagat* e perquisit*”. È quanto si legge sullo striscione srotolato da un gruppo di antagonisti del collettivo Lambretta, Studenti Tsunami, volontari di Legambiente e appartenenti al movimento Fridays for Future, che hanno indetto una conferenza davanti alla sede milanese di Centrex, società controllata da Gazprom, dopo che alcuni di loro sono stati indagati e perquisiti - fra cui tre esponenti di Fridays for Future - per imbrattamento per aver scritto, lo scorso 19 marzo, sulla sede dell'azienda "Il gas fossile uccide". (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE)
Le dichiarazioni
"Nel momento in cui finanziamo Gazprom, stiamo finanziando Putin e una guerra in cui parliamo da mesi", hanno spiegato i presenti. "Quello che si dice abbiano fatto questi attivisti è puntare il dito contro la terza compagnia più inquinante al mondo in termini di CO2, che letteralmente fa soldi sulla distruzione del pianeta. Sono accusati di dire 'ehi ci stanno uccidendo, stanno uccidendo in Ucraina, ci stanno rubando il futuro' e quello che succede è che questi attivisti vengono svegliati alle 6, intimiditi e trattati come criminali", hanno aggiunto chiedendo che il governo italiano "smetta immediatamente di fare affari con questa gente".