Davanti al giudice si è costituita parte civile anche la figlia dei due che, oltre ad aver assistito alle violenze, si ritiene sia stata a sua volta narcotizzata
Il gup di Milano Massimo Baraldo ha ammesso la richiesta di giudizio abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica presentata, tramite i suoi difensori, da Omar Confalonieri, l'agente immobiliare 48enne in carcere dallo scorso 6 novembre con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni.
Oggi il giudice ha conferito l'incarico a Ranieri Rossetti, esperto anche nel campo delle dipendenze per stabilire se - come sostiene anche una consulenza depositata dalla difesa - al momento del fatto il 48enne fosse in stato di alterazione psicofìsica dovuto all'assunzione di alcolici e cocaina, ossia se fosse capace di intendere e volere.
La perizia
La donna poco prima di essere stata violentata aveva notato che il 48enne "era molto strano". Inoltre, come era scritto nell'ordinanza di custodia cautelare, in base anche ad alcune intercettazioni ed elementi raccolti nel corso dell'indagine, Confalonieri risulta avere "problemi di tossicodipendenza (...) già al centro di un lungo percorso terapeutico intrapreso da anni" in una struttura specializzata.
Le accuse
Secondo l'indagine della Procura di Milano, l'agente immobiliare lo scorso 2 ottobre avrebbe stordito una coppia, interessata all'acquisto di un immobile, con dosi massicce di benzodiazepine per poi tornare a casa dei due e violentare la donna mentre in casa era presente anche la figlioletta di meno di un anno. Davanti al giudice si è costituita parte civile la coppia e anche la bambina che, oltre ad aver assistito alle violenze, si ritiene sia stata pure lei narcotizzata.