Milano, droga coppia e violenta donna: arrestato agente immobiliare

Lombardia

È accusato di aver abusato della donna durante un appuntamento per la compravendita di un box. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'uomo, che ha uno studio in via Montenapoleone, ha agito nonostante all'appuntamento ci fosse anche la figlia di pochi mesi dei due

Un agente immobiliare di 48 anni è stato arrestato a Milano con l'accusa di aver narcotizzato una giovane coppia e aver abusato della donna durante un appuntamento per la compravendita di un box. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'uomo, che ha uno studio in via Montenapoleone, ha agito nonostante all'appuntamento ci fosse anche la figlia di pochi mesi dei due. Gli inquirenti che indagano sull'episodio stanno valutando episodi analoghi e invitano "coloro che lo abbiano incontrato, accusando successivamente uno stato d'incoscienza, a contattare i carabinieri".

L'arresto e le accuse

Il fatto è avvenuto il 2 ottobre scorso, ma è stato riferito oggi quando l'uomo è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano. L'accusa nei confronti del professionista è di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Secondo quanto riferito, durante l'appuntamento di lavoro ha servito un drink alla coppia nel quale aveva iniettato di nascosto, con una siringa, un farmaco a base di benzodiazepine con cui i due sono stati narcotizzati. Medicinale poi trovato nella sua abitazione durante una perquisizione.

Stando alle indagini, le violenze sono state anche riprese dalle telecamere a circuito chiuso collocate nell'appartamento.

L'uomo era stato condannato nel 2009 per violenza sessuale

L'uomo era stato già condannato nel 2009 a Monza per una violenza sessuale commessa con lo stesso schema. L'uomo, che all'epoca aveva 34 anni, era stato arrestato nel marzo del 2008 con l'accusa di aver violentato una collega di 18 anni, in una zona agricola a Lentate sul Seveso, dopo averla resa incosciente anche in quel caso con dei sonniferi. In seguito, stando a quanto riferito in Procura, dopo aver scontato la pena e aver seguito un percorso rieducativo l'uomo è stato "riabilitato" con decisione del Tribunale di Milano arrivata, come riferito, nel 2013.

Nell'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Mannella e dal pm Menegazzo, già altre due donne si sono fatte avanti per raccontare abusi che avrebbero subito con le stesse modalità. Investigatori e inquirenti ritengono che anche altre donne potrebbero aver subito violenze con lo stesso "schema". 

L'ordinanza del gip

È emersa dalle intercettazioni "la presenza di numerosi contatti intrattenuti" dall'uomo "con le proprie clienti che, fidandosi dell'apparente rapporto professionale instaurato" con lui, "si accordano con l'uomo affinché egli possa recarsi presso le loro abitazioni per svolgere il proprio incarico". E queste donne, dunque, "potrebbero essere agevolmente indotte in stato di incapacità" dal 48enne, "che agisce sempre con il medesimo modus operandi, diventando così oggetto delle perversioni sessuali di questo, private di qualsiasi capacità di reazione e di difesa", scrive il gip di Milano, Stefania Pepe, nell'ordinanza di custodia cautelare evidenziando, dunque, il pericolo di reiterazione del reato, la sua "spiccata capacità criminale" e la "elevata pericolosità sociale". Al termine delle oltre 50 pagine di ordinanza il gip, dopo aver ricostruito dettagliatamente gli abusi nei confronti della famiglia, fa riferimento alla "elevata capacità criminale" di Confalonieri e chiarisce che "nessun effetto deterrente ha evidentemente esercitato" su di lui nemmeno "la pregressa condanna per analoghi" fatti.

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