Patrizia Reggiani, giudice allontana assistente: sfrutta sue fragilità

Lombardia
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Per la IX sezione del Tribunale civile di Milano, Loredana Canò “attraverso vessazioni, violenze, ossessivo controllo e manipolazioni” volgeva “a suo esclusivo vantaggio le importanti possibilità economiche della Reggiani”

La IX sezione del Tribunale civile di Milano ha emesso un ordine di protezione nei confronti di Patrizia Reggiani, ex moglie dello stilista Maurizio Gucci, fatto uccidere da lei stessa nel 1995, che consiste nell’allontanamento della ex compagna di cella a San Vittore, Loredana Canò, la quale viveva nella lussuosa villa milanese con Reggiani in qualità di sua assistente contrattualizzata. Grazie alle registrazioni fornite al nuovo amministratore di sostegno dal domestico, è emerso come Canò stesse “sfruttando la fragilità psichica” dell’amica e “attraverso vessazioni, violenze, ossessivo controllo e manipolazioni” stesse volgendo “a suo esclusivo vantaggio le importanti possibilità economiche della Reggiani”.

La decisione del giudice

Per questo motivo la giudice tutelare Piera Gasparini ha intimato a Loredana Canò - licenziata dall’amministratore di sostegno - di allontanarsi dalla lussuosa abitazione, di non avvicinarsi più ai luoghi abitualmente frequentati da Reggiani, e di “cessare la condotta pregiudizievole” con la quale avrebbe sinora “indebitamente condizionato la vita privata” di lady Gucci “al fine di manipolarla e orientarne la volontà”.

Patrizia Reggiani in Tribunale all'udienza per l'affidamento ai servizi sociali, Milano 13 maggio 2014.  ANSA/STEFANO PORTA

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