Omicidio Laura Ziliani, corpo della ex vigilessa nascosto per mesi

Lombardia

Per l'omicidio della donna il 24 settembre sono state arrestate le due figlie e il compagno di una delle due ragazze. Non avendo trovato nessun segno sul corpo, gli inquirenti hanno ipotizzato un soffocamento non violento. Inoltre, si ritiene che "il cadavere di Laura sia stato occultato in un luogo che ne ha permesso una discreta conservazione per tre mesi"

Sarebbe stato nascosto per mesi dopo la morte il corpo di Laura Ziliani, ex vigilessa di 55 anni, ex vigilessa e impiegata comunale a Roncadelle, in provincia di Brescia. Per l'omicidio della donna il 24 settembre sono state arrestate le due figlie, Silvia e Paola Zani, e Mirto Milani, il compagno di una delle due ragazze, Silvia. Domani in carcere i tre ragazzi saranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.

Ipotesi omicidio premeditato

Secondo le accuse "il proposito omicidiario è il frutto di una lunga premeditazione e di un piano criminoso che ha consentito loro di celare per lungo tempo la morte e di depistare le indagini". Lo ha scritto il gip, Alessandra Sabatucci, nell'ordinanza di custodia cautelare. Il movente sarebbe di natura economica: "I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell'amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici", si legge nell'ordinanza. Secondo quanto ricostruito, Laura Ziliani sarebbe morta nel sonno la notte tra il 7 e l’8 maggio, nella sua casa di Temù: quando è stata ritrovata, tre mesi dopo, lungo l’argine del fiume Oglio, indossava un paio di slip e una canotta.

Corpo occultato per mesi

Nei risultati preliminari degli esami tossicologici condotti dall’istituto di medicina legale dell’ospedale Civile di Brescia, depositati nei giorni scorsi, è emerso che nel corpo della ex vigilessa sono state trovate tracce di bromazepam. Per i consulenti del pm "è possibile ritenere che al momento del decesso la donna si trovasse sotto l’influenza di tale composto, anche potenzialmente idoneo a comprometterne la capacità di difesa rispetto a insulti lesivi esterni". Non avendo trovato nessun segno sul corpo, gli inquirenti hanno ipotizzato un soffocamento non violento. Inoltre, si ritiene che "il cadavere di Laura sia stato occultato in un luogo che ne ha permesso una discreta conservazione per tre mesi". Dall’autopsia infatti "appare poco probabile sia rimasto per un lungo periodo nelle condizioni ambientali che caratterizzavano il luogo del ritrovamento".

Una foto di Laura Ziliani presa dal suo profilo Facebook, 12 agosto 2021. Una ciste sotto il piede destro: è bastato questo elemento a stabilire che il corpo ritrovato domenica a Tenù, in provincia di Brescia, è proprio dell'ex vigilessa 55enne scomparsa lo scorso 8 maggio. È quanto emerge dall'autopsia. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Serve un'analisi degli organi interni per valutare l'ipotesi avvelenamento. Il cadavere aveva anche gli orecchini riconosciuti dai parenti. FACEBOOK LAURA ZILIANI

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